Sarebbero i primi gemelli campioni nello stesso peso

Articolo di  Matteo Biancareddu

Sabato sera, nella riunione di scena a Las Vegas, i gemelli Charlo avranno l’opportunità di entrare nella storia della boxe. Jermall e Jermell, gemelli omozigoti che il padre ha voluto rendere ancor più indistinguibili chiamandoli quasi allo stesso modo, affronteranno rispettivamente Austin Trout e John Jackson: se Jermell dovesse vincere, i due diventerebbero i primi gemelli a laurearsi campioni nella stessa divisione (quella dei superwelter), perché Jermall detiene già il titolo IBF della categoria. Le probabilità che ciò avvenga sono elevate, essendo l’avversario di Jermell Charlo un ostacolo non insormontabile.

Le carriere dei gemelli Charlo, texani di ventisei anni, si sono sviluppate simbioticamente fino al settembre 2015, quando Jermall ha vinto il titolo IBF mettendo facilmente KO lo stagionato Cornelius Bundrage. Quell’evento ha sparigliato i destini dei due fratelli, inducendo Jermell a cambiare strada: il minore dei gemelli (nato un minuto dopo Jermall) ha aperto una nuova palestra e congedato lo storico allenatore Ronnie Shields, che aveva condiviso fino ad allora con il fratello. Il suo nuovo trainer è Derrick James, che allena Jermell nella sua palestra e lo segue a tempo pieno. La separazione da Shields, come Jermell stesso ha dichiarato, non è stata traumatica né tantomeno oggetto di contrasti con il fratello Jermall, che anzi ha serenamente avallato la scelta. Semplicemente, Jermell voleva mettersi in proprio e aveva bisogno di un trainer che fosse a tutti gli effetti un suo dipendente.

Pur avendo finora disputato quattro match in più rispetto al fratello, Jermell(foto a sx ) si è attardato nella scalata alla vetta. Ha tuttavia affrontato e battuto pugili di alta quotazione, come Gabriel Rosado, Vanes Martirosyan e Joachim Alcine, quest’ultimo in netto declino. Rispetto al fratello Jermall, Jermell sembra meno maturo: cerca con troppa insistenza, quasi in modo ossessivo la soluzione di forza, e questo lo rende meno preciso e spesso scomposto negli attacchi. E’ inferiore a Jermall anche sul piano fisico e in quanto  potenza, ma ha mezzi ampiamente sufficienti per battere John Jackson, che gli contenderà il vacante titolo WBC. Jackson è figlio dell’indimenticato Julian Jackson, da molti considerato il picchiatore più micidiale nell’intera storia dei pesi medi. John non ha ricevuto in eredità il dono di quella devastante potenza, ma è pugile di buone qualità. Di lui si ricorda soprattutto la sconfitta di due anni fa con l’inglese Andy Lee, avvenuta con modalità rocambolesche: Jackson stava dominando l’incontro e spingendo l’avversario sull’orlo del KO quando, nel quinto round, Lee faceva partire dalle corde un micidiale gancio destro d’incontro che fulminava sul colpo il pugile delle Isole Vergini. Quella sconfitta è già stata riscattata con due vittorie, ma su pugili di seconda fascia. Con Charlo, le difficoltà saranno ben maggiori.

Jermall(Foto a sx )  è invece atteso alla seconda difesa del titolo IBF, che si profila ben più impegnativa di quella sostenuta a novembre 2015 con l’haitiano Wilky Campfort (TKO al quarto round). Il suo sfidante sarà lo statunitense Austin Trout, che occupa il settimo posto nel ranking dell’ente, appena dietro l’italiano Marcello Matano (!). Già degno avversario di Saul Alvarez, Trout ha ottenuto la vittoria più significativa su Miguel Angel Cotto nel 2012: a quella prestigiosa affermazione, però, hanno fatto seguito due sconfitte ai punti, la seconda delle quali, con il cubano Erislandy Lara, è stata una vera lezione di boxe. Avendo Lara lo stesso allenatore di Charlo, il già citato Ronnie Shields, i due pugili sono stati impegnati in diverse sessioni di sparring per preparare i rispettivi match. E Charlo ha pubblicamente ringraziato il collega per il contributo, rivelando di averne ricavato preziosi insegnamenti. In effetti, Lara è mancino come Trout e sa come fare per batterlo: Charlo non avrebbe potuto trovare uno sparring partner migliore. Il favorito per la vittoria è il campione in carica, pugile dominante sul piano fisico e dotato di ottima tecnica. Trout è un tecnico piuttosto scorbutico, ma appare inferiore al rivale in tutti i settori. E’ molto probabile che, sabato sera, i gemelli Charlo festeggeranno l’ingresso nella storia.