logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Ultime notizie

La Lega Pro Boxe chiede al CONI il commissariamento della FPI

LEGA PRO BOXE pulitaLa Federazione Pugilistica italiana nello scorso ottobre aveva deliberato il rientro nell’ambito federale del settore professionistico amministrato dalla Lega Pro Boxe   sin dalla sua costituzione, risalente al 2014. 

Dal primo gennaio 2017, la delibera FPI segnalava che nel pieno rispetto dei compiti  precedentemente demandati alla Lega Pro boxe (in particolare la promozione e l’organizzazione delle manifestazioni agonistiche - il diritto di cessione dell'immagine, di diffusione radiotelevisiva, di abbinamento e/o sponsorizzazione-), le avrebbe concesso di continuare a coordinare il settore, pur  nell’ottica dell’orientamento federale.

A livello  operativo, però, della Lega ProBoxe non ne abbiamo più sentito parlare. Sul suo funzionamento effettivo abbiamo chiesto informazioni a diversi promoter e manager professionisti, ma non ne abbiamo ricavato un quadro troppo chiaro.

Ci siamo rivolti allora al presidente della Lega nell’attuale quadriennio olimpico, Dott. Eugenio Sajeva.

Presidente, vuole  significarci  quali sono le attuali funzioni della Lega Pro Boxe e come viene portata avanti l’organizzazione dell’attività professionistica? Il Consiglio che guida l’attività, da chi è composto e come è stato eletto? E' vero che lei ha depositato presso il Coni una richiesta di  Commissariamento della Federazione Pugilistica italiana?

Il Dr. Sajeva ha dichiarato :

-La Federazione Pugilistica Italiana, di seguito denominata FPI, ha deliberato il rientro nell’ambito federale del settore professionistico amministrato dalla Lega Pro Boxe nell’ottobre del 2016.

Prima che la FPI revocasse le deleghe alla Lega Pro Boxe, devo precisare che la stessa FPI, nel 2014, aveva approvato il nuovo Statuto della Lega Pro Boxe, tanto che la FPI medesima, rappresentata dal suo Segretario Generale generale Dott. Tappa, nel gennaio 2015 aveva presieduto l’Assemblea elettiva del nuovo Consiglio della Lega Pro Boxe, il quale avrebbe avuto la sua naturale scadenza con la fine del quadriennio olimpico, ovvero nel 2016.

Il nuovo Statuto della Lega Pro Boxe, all’articolo 20 comma 2 cita testualmente: “….a partire dal quadriennio avente inizio il 1 gennaio 2017, o dalla diversa anteriore decorrenza che verrà definita tra Lega Pro Boxe e FPI, la Lega Pro Boxe perderà lo status di struttura della FPI, con automatica caducazione di tutte le previsioni del presente Statuto nella parte in cui facciano riferimento alla FPI o allo Statuto o ai regolamenti di quest’ultima. Contestualmente la denominazione della associazione muterà da Lega società Professionistiche FPI in Federazione Italiana Pro Boxe.”

Dal 1 gennaio 2017 il sottoscritto, dunque, è il presidente pro-tempore della Federazione Italiana Pro Boxe. Fatta questa doverosa premessa, ad oggi la FPI si è solo preoccupata di revocare le deleghe alla nuova Federazione Italiana Pro Boxe, come evidenziato nella premessa.

La FPI non ha mai, e ribadisco mai, provveduto o intimato alla Federazione Italiana Pro Boxe la variazione dello Statuto da lei stessa approvato e dopo l’Assemblea elettiva, presieduta dal suo direttore generale, che ha nominato consiglieri:

- N.4 consiglieri organizzatori Senior:

1.    CAVALLARI Sergio

2.    CHERCHI Salvatore

3.    LORENI Mario

4.    SPAGNOLI Giulio

- N. 2 consiglieri organizzatori Junior:

5.    VALVASSON Omar

6.    BANDELLI Teresa

- N.2 consiglieri atleti:

7.    TORTI Anita

8.    BOTTAI Lenny

- N.1 consigliere tecnico sportivo

9.    ZENNONI Maurizio

- N.1 consigliere Procuratori

10. CHIAVARINI Alberto

Non ha nemmeno impedito al nuovo Consiglio di svolgere le sue mansioni, tanto che lo stesso Consiglio si è riunito per ben 14 volte deliberando le commissioni d’esame per il rilascio delle licenze ai procuratori dei pugili e per la valutazione per il passaggio delle società sportive da organizzatori junior a senior.

Di fatto, il comportamento della FPI prima con l’approvazione del nuovo Statuto, di cui non si è mai premurata di chiedere la variazione e/o correzione, poi con l’elezione del nuovo Consiglio e poi ancora con la revoca delle deleghe, ha danneggiato la Federazione Italiana Pro Boxe, ex-Lega Pro Boxe, mettendola in condizione di non poter più svolgere la propria attività rivolta al rilancio del professionismo attraverso il coordinamento, il sostegno, la promozione e l’organizzazione delle manifestazioni pugilistiche pro.

Dopo la mia elezione nel marzo scorso, a nulla sono valse le mie istanze alla FPI, una datata 5 aprile ed una seconda datata 30 maggio 2017, a cui non ho ricevuto alcuna risposta e nelle quali evidenziavo alla stessa Federazione i problemi che Le ho sopra citato, facendo presente che la Lega Pro Boxe, in virtù della decisione poi revocata dall’Aiba di portar il professionismo fuori dalle federazioni nazionali, aveva investito moltissimi denari per strutturarsi adeguatamente alle nuove scelte.

Inoltre, il Consiglio Federale della FPI in data 8.4.2017 ha posto in essere un accordo quadro con un’emittente televisiva, SPORTITALIA, per la messa in onda di un pacchetto di manifestazioni PRO e AOB, accordo che la FPI non poteva e non può fare, perchè l’art.3 bis del proprio STATUTO cita testualmente “….alla LEGA è riconosciuto il diritto di cessione dell’immagine, di diffusione radiotelevisiva, di abbinamento e/o sponsorizzazione su mandato delle società aderenti…”.

La FPI, con l’accordo suddetto, ha violato il proprio Statuto e ha ulteriormente danneggiato la LEGA PRO BOXE che, tramite il proprio legale, ha prontamente diffidato l’emittente televisiva.

Confesso che dopo oltre 30 di attività professionale, sono un dottore Commercialista abituato al rispetto delle regole disciplinate dal Codice Civile nelle società che amministro e gestisco, non mi era mai capitato di trovarmi difronte a un Ente quale la FPI, che in spregio ai regolamenti da essa stessa emanati ed approvati non si degna nemmeno di rispondere alle legittime pretese di un Ente ad essa sottoposto, abbandonando lo stesso al suo destino con la sottrazione delle risorse necessarie. E’ come aver fatto crescere un proprio figlio per poi abbandonarlo a se stesso, senza dargli la possibilità di sostenersi, anzi, sottraendogli il cibo.

Si ponga una domanda o se la pongano i lettori di questa mia intervista, essendo la ex Lega Pro Boxe, oggi Federazione italiana Pro Boxe dal 1 gennaio 2017, chi deve incassare le quote dei tesseramenti?

Come si definisce o si può definire il comportamento della FPI?

La risposta più che spontanea è una sola.

Credo di aver risposto esaurientemente alle vostre  domande quindi concludo.

Proprio per la mia esperienza e sempre nel rispetto delle regole emanate e approvate dalla stessa FPI, di fronte alla inattività della Federazione Italiana Pro Boxe, già Lega Pro Boxe, per impossibilità di deliberare e trovandomi di fronte all’impossibilità di garantire una continuità aziendale fortemente compromessa dalle decisioni, ovvero dalle indecisioni e dal silenzio di chi è preposto a controllare, ho denunciato tutto al Coni chiedendo, con un’ulteriore istanza alla FPI datata 30 giugno 2017, il commissariamento della Federazione Italiana Pro Boxe, già Lega Pro Boxe, ai sensi dell’art.3 bis dello Statuto FPI.

Ad oggi, soltanto il Presidente Malagò, in persona, ha risposto alla mia istanza, comunicandomi di averla inoltrata al Comitato Olimpico per gli opportuni approfondimenti. A livello personale sono dispiaciuto verso i due lavoratori dipendenti della ex Lega Pro Boxe che hanno creduto fino alla fine di poter mantenere il proprio ruolo, ancorchè ridimensionato, all’interno del sodalizio; sono dispiaciuto verso i consiglieri che, non per sfiducia nei miei riguardi, si sono demotivati perché anch'essi sono rimasti privi di risposte; sono dispiaciuto verso i soci organizzatori che ritengo siano stati danneggiati dal comportamento dispotico della FPI e sono dispiaciuto verso tutti quegli atleti, pugili professionisti e non, che continuano a credere in quei valori sani che solo lo sport può dare, nonostante siano governati da persone che forse dello sport e degli sportivi non sanno cosa farsene, se non utilizzarli e strumentalizzarli nel momento delle elezioni-.

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 777 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go