C'era una volta una rubrica di pugilato che raccoglieva grandissima attenzione da parte dei tifosi italiani.Nei primi anni 60 Lino Mannocchia il mitico corrispondente da New York per diverse testate sportiva italiane tra le quali Sport Match propose una rassegna denominata “20 domande a…” e intervistò grandissimi campioni .
Mannocchia era molto stimato negli States e amico dei più importanti promoter e manager italiani dell’epoca da Steve Klaus a Bruno Zambarbieri (Raffa) a Umberto Branchini, Adriano Sconcerti e Luigi Proietti . Oltreoceano “dava del tu “ a Willie Pastrano, Joe Giardiello, Eddie Perkins, Emile Griffith. Al Jack Dempsey Restaurant a Brodway ,tra la 49 e la 50th street, era di casa .
Dopo l’intervista pubblicata ieri a Sonny Liston la settimana precedente la sfida con Cassius Clay , Lino Mannocchia , si trovò in un bar di New York con Rocky Marciano .
The Brockton Blockbuster qualche giorno dopo il natale del 1963 aveva avuto uno scambio di battute velenose con Liston.
Ciao Rocky perché porti ancora la magliette di Grossinger? ( Una località montana non lontana da New York dove Marciano si allenava abitualmente )
- Me ne commissionano a centinaia e le porto sempre con me . Si vendono bene. Ne vuoi una ?
E’ vero che hai litigato di brutto con Liston ?
- Non mi piace parlare di questo argomento. Non cerco pubblicità. Comunque ha detto pubblicamente che sul ring avrebbe fatto polpette di me. Io invece ho dichiarato pochi giorni fa che Liston è forte ed è il favorito contro Clay che, però, non deve essere sottovalutato. Io comunque sono un fervente cristiano e come uomo so porgere l’altra guancia-
E’ vero che hai suggerito alcuni colpi a Cassius Clay durante una seduta di allenamento segreta?
- Non risponderò a questa domanda
Se Dempsey avesse vissuto i tuoi tempi agonistici lo avresti battuto ?
-I tecnici e molti giornalisti come te hanno scritto di si . Io non sono sicuro . Quindi dico forse….
Quale è stato il pugile più duro che hai affrontato nei tuoi otto anni di carriera professionistica ?
- Sicuramente Jersey Joe Walcott. Picchiava duro era resistente e aveva una gran tecnica . Un pugile completo
E’ vero che vorresti che Giulio Rinaldi tornasse in America per battersi con Johnson ?( Parliamo di Harold Johnson in quel momento sfidante nei mediomassimi del campione Wllie Pastrano. Rinaldi alla fine del 1963 era quarto in classifica)
- Si è vero. Per me giulio può diventare campione del mondo ma deve venire qua negli States ad allenarsi
Oggi i pugili di alto livello incassano il doppio di quelli che primeggiavano ai tuoi tempi a metà degli anni cinquanta perché?
-Oggi è più facile pubblicizzare qualcuno. La gente è attratta anche dalla Tv e i giornali scrivono molto sulla boxe. Il problema è che noi davamo spettacolo e oggi del buon pugilato fai fatica a trovarlo. E certa gente poco raccomandabile da vendere bene un prodotto scarso –
Perché vuoi tornare nel mondo del pugilato ? Ho veramente voglia di allenare , istruire , guidare i giovani atleti. Specialmente quelli di origini italiane
Quando torni in Italia in vacanza ?
-Spero presto . L’italia è la mia seconda casa . Lì ci sono le mie origini, i miei genitori l’hanno sempre nel cuore . A proposito perché non vieni a trovarmi a casa. Ti prometto un piatto di maccheroni alla chitarra fantastico e fatto da mamma Lena.
Il primo libro uscito in Italia su Marciano