La burocrazia è davvero un avversario molto ostico anche per l’ex pluricampione dei pesi massimi Tyson Fury. Il gigante di Wilmslow ( foto) aspetta da molti mesi di essere convocato in udienza dalla commissione antidoping( Ukad) che ha generato la sospensione della sua licenza da pugile( giugno 2016) dopo due test entrambi risultati positivi. Fury con il suo staff legale ha preparato una memoria difensiva che intende illustrare alla commissione giudicante . Tyson non combatte dalla famosa vittoria contro Klitschko che risale al novembre del 2915.
La data dell’udienza slitta da ormai sei mesi e Tyson è inferocito .In queste ultime settimane l’ex campione ha iniziato una campagna denigratoria contro la Ukad prima sui social network poi su ogni organo di stampa che gli abbia concesso spazio( parecchio) . Poche ore fa la Ukad ha reso pubblica una nota dove sottolinea i motivi di questo ritardo.
In pratica l’Ente britannico fa notare che non ha potere decisionale sulla data dell’udienza perché le controversie sportive in tema di doping sono di competenza della National Nationwide Anti-Doping Panel (NADP)che è interamente indipendente dalla UK Anti-Doping e fissa a suo piacimento la data della difesa orale dell'accusato. Insomma una situazione di giurisdizione che anche dalle nostre parti ( il famoso scarica-barile) è decisamente frequente .
A Tyson dunque non rimane altro che aspettare e forse farà bene a non fare altro chiasso ….