Un atterramento per parte e spettacolo a Tucson
Le grandi emozioni che in fondo sono mancate in Golovkin-Alvarez le abbiamo trovate in un match di cui si è parlato abbastanza poco nello scorso periodo, quello al Convention Center di Tucson, Arizona fra il messicano Oscar Valdez e il filippino Genesis Servania che si sono battuti per il titolo di sigla WBO dei pesi piuma in possesso di Valdez che era alla quarta difesa. Eppure al momento del verdetto ai punti non c'era alcun dubbio su chi fosse il netto vincitore ma il match è stato emozionante, ha riservato un atterramento a testa ai due pugili e vi è sempre stata l'impressione che potesse finire prima del limite da un momento all'altro fra due pugili imbattuti che hanno dato spettacolo.
Sostenuto dal pubblico Valdez ha iniziato meglio il match controllandolo con il jab e con i movimenti laterali delle gambe che mettevano Servania fuori posizione. Il filippino veniva sempre avanti allo stesso modo, sembrava pericoloso con i suoi ganci ma inferiore sul piano tecnico e anche leggerissimamente meno veloce. Poi ecco che al 4° round l'eccesso di confidenza metteva in pericolo il 26enne Valdez che stava conducendo la ripresa. anche se un gancio sinistro d'incontro di Servania avrebbe dovuto indurlo a una maggior cautela, Valdez usciva da una azione, in cui aveva messo a segno dei colpi, con le mani basse e fulmineo Servania lo puniva con un gancio destro che lo metteva in ginocchio. Nulla di drammatico l'atterramento in sè, ma poco dopo Servania metteva a segno un colpo simile che irrigidiva le gambe di Valdez, il susseguente assalto Servania lo metteva in difficoltà e il messicano era fortunato perché il round terminava lì.
Nel 5° round la lotta proseguiva serratissima, Servania, anch'egli 26enne, aveva chiaramente fermato un po' le gambe di Valdez e aveva messo a segno un bel sinistro ma questi portava un gancio sinistro di prima intenzione preciso al volto del filippino che precipitava al tappeto in modo abbastanza drammatico. Non sappiamo come Servania si sia rimesso in posizione verticale durante il conteggio dell'arbitro, ma ci riusciva. Era Valdez che non riusciva a chiudere l'incontro sull'indomito filippino. Anche il 6° round era ad alta tensione perché Valdez, che lo aveva guidato fino agli ultimi secondi, dopo aver portato una brillante serie di tre colpi rimaneva sul colpo senza guardia e Servania lo scuoteva con un gran montante destro al mento. Valdez andava subito in grande difficoltà, Servania lo aggrediva con una serie di ganci ma anche in questo caso il gong giungeva ben gradito al messicano.
I pericoli corsi rendevano più saggio Valdez che ritornava alla tattica iniziale di mettere fuori posizione l'avversario ma persisteva per tutto il resto del match la sensazione di pericolo anche se, ripresa dopo ripresa, il vantaggio del messicano andava aumentando e il filippino cercava sempre più il singolo colpo duro senza prepararlo. L'ultimo round iniziava con l'ovvio assalto di Servania ma Valdez era in grado di neutralizzarlo, accettare il passo velocissimo e, non sottraendosi anche a pericolosi scambi, vinceva anche questa ripresa.
Il verdetto era per il messicano con i punteggi di 119-111 (francamente inspiegabile), 116-110 e 117-109. Quest'ultimo punteggio era anche il nostro.