La vendetta è compiuta. Bob Arum aveva visto crescere il desiderio "di pareggiare i conti" con Guillermo Rigondeaux sin dalla sconfitta subita da Nonito Donaire per arrivare alla rottura a fine 2015 quando "Rigo" iniziò a combattere sotto la bandiera della Golden Boy .
E' noto a tutti lo stato d’animo di rabbia e vendetta maturato da Arum nel 2013 a New York . In quella occasione Donaire "doveva" battere il cubano per ko e invece "Rigo" vinse ai punti con verdetto unanime. Uno "sgarbo" impudente che scatenò nell'allora 81enne promoter un conflitto interiore, un mix di senso di colpa , di fallimento del progetto di un Donaire numero uno assoluto della categoria , tutto questo da addebitare al cubano .
Domenica notte Arum ha dato libero sgogo alla sua soddisfazione. Lomachenko è stato lo strumento della sua vendetta capace di rimarginare ferite ancora aperte :
- Lomachenko è un ragazzo super umano. -Ha detto Arum in conferenza stampa - "Rigondeaux non era un bocconcino facile Nessuno è arrivato vicino a battere Rigondeaux. ma contro Lomachenko è stato totalmente annientato . Non è riuscito a colpirlo , è stato dominato senza scampo. Lomachenko è il numero uno dei 59 kg e lo sarà anche nei leggeri . Contro di lui tutti incassano dei bei soldi , Rigondeaux compreso, ma sono buttati regolarmente fuori. Qualcuno è meglio che smetta di combattere-
Chè bell'onor s'acquista in far vendetta ( Dante )