A giugno se ne andava a spasso sulla sua Cadillac Escalade, 104.000 euro al cambio, per le strade di Tuscaloosa. La polizia l’aveva fermato, mentre stava mostrando i documenti qualcosa non era andato per il verso giusto. Il poliziotto aveva sentito odore di erba.
All’interno della macchina era stato trovato un piccolo quantitativo di marijuana.
L’avvocato difensore aveva detto che non apparteneva al proprietario dell’auto, ma ieri il giudice Ricky McKinney del Tribunale di Montegomery (Alabama) ha riconosciuto Deontay Wilder colpevole e lo ha condannato a 60 ore di servizi sociali all’YMCA della città (Young Men’s Christian Association). Per il 32enne campione dei massimi Wbc anche 30 giorni di sospensione con la condizionale e due anni di libertà vigilata.
Wilder (39-0, 38 ko, nativo di Tuscaloosa) difenderà il titolo il 3 marzo al Barclay Center di Brooklyn, New York, contro il cubano Luis Ortiz (28-0, 24 ko) che nel 2014 è stato squalificato per doping.
La notizia è stata diffusa dall’Associated Press e riportata per primo da Fox Sports Usa.
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