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Nella grande riunione di ogg a Levallois, Andrea Scarpa contro Petitjean

ScarpaPetitjean

La MK Events di Malamine Koné presenterà tra poche ore, nel Palais des Sports Marcel Cerdan di Levallois-Perret alla periferia parigina, un programma (inizio alle 17.00!) che prevede ben undici combattimenti professionistici, sei dei quali “titolati” e di questi. due “mondiali”.  Sarà tagliato così il traguardo di 22 cinture iridate messe in gioco  nello storico impianto, nel corso della sua illustre storia.  

Partiamo dal nostro 30enne foggiano-torinese Andrea Scarpa (22-3-0; 10 ko), chiamato a battersi  per la vacante cintura dell’Unione Europea dei superleggeri  con il 29enne mancino Franck Petitjean (19-4-3; 3 ko), colui che un anno fa nello stesso palasport sconfisse Samuele Esposito, venendo poi “pizzicato” positivo al test antidoping nel dopo-match. Il transalpino fu privato del titolo appena conquistato ma ora è già in “rampa di lancio”, mentre il “povero” Esposito è sparito dalla scena, nonostante sia stato in realtà la prima “vittima” dell’accaduto. Un emblematico fatto che dimostra quale peso abbia il pugilato italiano nelle alte sfere. Per Scarpa, Petitjean rappresenterà un ostacolo duro, difficile ma non insormontabile, almeno sulla carta. Andrea è alto, con un destro pesante e molto cuore, mentre il beniamino di casa è un atleta veloce di gambe e di braccia e in possesso di un’impostazione tecnica di buon livello. Non ha potenza, ma è preciso e può innervosire l’avversario con lo stile sfuggente e i riflessi fulminei che spesso fanno trovare l’ “aria” al rivale che tenta di colpirlo. Scarpa dovrà cercare in tutti i modi di tagliargli la strada  e sfuggire nello stesso tempo alla tentazione di “buttarsi”, nel caso faticasse ad inquadrarlo. Dovrà avere molta pazienza e concentrazione costante il nostro pugile, perché se dovesse disunirsi rischierebbe d’incappare nelle rapide e precise serie di Petitjean, che forse non faranno “malissimo” ma, come si usa dire, gli unici pugni che non provocano danni sono quelli che non si prendono. Bisognerà verificare, d’altro canto, come si troverà il transalpino al cospetto di un avversario più alto e con il colpo da ko, dal momento che sino ad oggi (per sua fortuna e abilità) Frank Petitjean di colpi pesanti ne ha subiti davvero pochi e quindi le sue doti di incassaggio e di cuore nei momenti difficili sono quasi sconosciute. 

Andrea Scarpa sarà solo a Parigi, escluso naturalmente l’entourage dell’Opi, dei suoi tecnici e un drappello di amici. Niente televisione, poco spazio sui media, silenzio quasi totale attorno a lui da parte di chi conta e di chi non conta. Psicologicamente potrebbe risultare un grave handicap, ma talvolta ciò si “ribalta” e può trasformarsi in un’iniezione di ulteriore orgoglio, coraggio, determinazione. “Uno contro tutti” è una situazione da uomini forti, perché in essa o ci si esalta o si scappa. Vincere alla faccia di tutti coloro che se ne infischiano delle fatiche, dei sacrifici e delle incertezze sopportate da un pugile e sono disponibili solo alla foto “dopo” (solo nel caso di trionfo), aggiungerebbe soddisfazione alla soddisfazione. Sarà dura, per il pugile italiano, ma gli appassionati veri sicuramente gli saranno accanto, almeno con il cuore.

Nel resto del grande programma, per la cintura femminile Ibf delle superpiuma, la 28enne detentrice Maiva Hamadouche (17-1-0; 14 ko) tenterà di respingere l’attacco  della 38enne connazionale di Clermont-Ferrand, Myriam Dellal (15-6-3; 2 ko), reduce dal fallito tentativo d’impossessarsi del titolo Wbc dei leggeri, nello scorso Novembre in Belgio, contro la formidabile Delfine Persoon.

Sarà poi la volta del 30enne Mohamed "The Problem" Mimoune (19-2-0; 2 ko), il quale per tale obiettivo ha abbandonato la sua recente cintura europea dei welter, per inseguire il vacante trono iridato Ibo nella categoria dei superleggeri contro l’imbattuto 28enne argentino Emiliano Dominguez Rodriguez (21-0-0; 7 ko), per la prima volta lontano dai ring del suo paese.

Negli incontri di “contorno”, se così si possono definire dei match di rilevante prestigio, il 26enne campione francese di St.Quentin, Marvin Petit (22-1-1; 10 ko), si troverà di fronte il 35enne del posto Samir Kasmi (22-13-1; 6 ko) per il vacante Wba Continental dei superleggeri.

Infine, il 27enne supermedio imbattuto Kevin Lele Sadjo (4-0-0; 4 ko), farà affidamento sulla pesantezza delle sue mani e sfiderà dopo appena sette mesi di professionismo il ben più esperto 30enne russo naturalizzato francese Shamil Ismaïlov (16-3-0; 13 ko), in un temerario campionato nazionale;  quindi, il 37enne parigino Siril Makiadi (9-1-0; 4 ko) metterà in palio la cintura francese dei massimi-leggeri contro il 29enne di Rouen,  Hervé Lofidi (6-2-0; 2 ko), da lui già battuto per ko in Maggio, proprio in occasione della conquista del titolo.

Come s’é detto, seguiranno altri sei combattimenti “normali”. Per un pugilato francese che solo l’altro ieri sembrava defunto, non c’é davvero male!

I pesi fatti registrare dai protagonisti della riunione, nella giornata di ieri:

Myriam DELLAL: 57.700Kg - Maïva HAMADOUCHE: 57.900Kg

Emilliano RODRIGUEZ: 62.900Kg - Mohamed MIMOUNE: 63.250 Kg

Shamil ISMAILOV: 76.100Kg - Kevin LELE SADJO: 75.300Kg

Siril MAKIADI: 88.800Kg - Hervé LOFIDI: 87Kg

Andrea SCARPA: 63.200Kg - Franck PETITJEAN: 63.200Kg

Samir KASMI: 60.900Kg - Marvin PETIT: 60.750Kg

 

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