Interessante commento dell'ex-campione di quattro categorie di peso (dal1993 al 2003) Roy Jones, ai microfoni di Punch Lines. Secondo il 49enne pugile di Pensacola, il pluricampione dei massimi, Anthony Joshua, per ottenere la consacrazione definitiva e conquistare la palma di miglior pugile "pound for pound" dovrebbe decidersi a combattere negli States:
"Joshua ha conquistato la quarta corona a Cardiff (contro Parker - ndr), ma la scalata verso l'apice non è ancora terminata e non lo sarà fino a quando non avrà conquistato il pubblico americano. Ovviamente, anch'io non vedo l'ora di assistere al match con Deontaty Wilder, che con la sua boxe particolare può metterlo in difficoltà, ma se fossi in lui aspetterei ancora due o tre incontri. E' in rampa di lancio, sta migliorando ad ogni combattimento, ma dovrà essere all'apice quando combatterà con Wilder. In questo momento è invece al culmine della forma proprio Wilder, che ha quattro anni in più. Credo che l'ostacolo per il match tra loro sia la piazza e il compenso di Deontay, che giustamente vuole fare l'affare più importante della sua vita. Anthony sarebbe un grande negli Stati Uniti. Ma in questo momento guadagna tanto con pochi rischi nel suo Paese. Penso che se avessi la possibilità di combattere davanti a 5.000 persone negli Stati Uniti o a 80.000 nel Regno Unito, non avrei dubbi su cosa scegliere e verrei in America".
Una analisi lucida e corretta quella di Roy; silenzio invece su di una voce che lo vorrebbe di nuovo sul ring la prossima estate.