di Carlo Tartaglia
Nella notte a Quebec City, Canada, il pugile di casa David Lemieux (39-4, 33 KO) ha aggiunto un’altra vittoria al proprio record contro il modesto Karim Achour (26-5-3, 4 KO). L’incontro, a senso unico come ci si aspettava, si è concluso con una larghissima decisione unanime a favore del canadese (119-108, 120-107, 119-107).
Si è trattato di un confronto senza storia con Lemieux sempre all’attacco che ha sfogato la sua potenza contro un avversario che non aveva le armi per contrastarlo ma che è riuscito ugualmente a chiudere in piedi dopo 12 riprese di botte. Achour non era mai stato sconfitto prima del limite in carriera e ha confermato questo dato anche al cospetto di un colpitore temibile come David Lemieux, che comunque è riuscito ad atterrarlo nel corso dell’ultima ripresa.
La pur indiscutibile vittoria del pugile canadese ha lasciato alcune indicazioni negative: innanzi tutto Lemieux si era presentato sulla bilancia ben oltre le 160 libbre previste, dimostrando ancora una volta che qualcosa non funziona nella sua preparazione e forse anche nel suo stile di vita tra un match e l’altro; poi un infortunio alla mano sinistra, maturato probabilmente nell’ultima ripresa contro Achour.
Per l’ex campione del mondo dei pesi medi si parla ora di un cambio di categoria, passando ai supermedi. I dati, però, non sono confortanti: Lemieux ha chiuso ieri il suo terzo match di fila senza KO nonostante la competizione non irresistibile (Saunders a parte) e appare ad oggi abbastanza improbabile che possa davvero ritornare al top salendo di peso.
A 29 anni, il meglio del puncher canadese potrebbe già essere alle sue spalle.