Il messicano si arrende dopo 4 atterramenti
Ciò che è mancato nel match fra Ancajas e Sultan, cioè lo spettacolo, è stato fornito a Fresno dagli altri due protagonisti della riunione, l’inglese Khalid Yafai e il messicano David Carmona anche se il match non poteva essere valido per il titolo d sigla WBA dei supermosca detenuto dall’inglese perché Carmona si è presentato alle operazioni di peso oltre il limite della categoria. La differenza fra questo match e l’altro è stata che Yafai ha coso i suoi rischi pur essendo nettamente il più forte, probabilmente ringalluzzito dal fatto di avere messo al tappeto l’avversario già nelle prime battute.
Infatti Carmona è andato giù al 1° round su un sinistro alla testa che gli ha fatto perdere il controllo dell’equilibrio ma la reazione furiosa del 27enne messicano è stata davvero sorprendente mentre l’inglese ha certamente sbagliato accettando gli scambi a viso aperto che hanno rimesso in gioco Carmona che, peso o non peso, si è presentato per vincere. Sono seguiti due round ad alta intensità fatti di scambi continui. Yafai era più veloce e preciso ma Carmona ha sempre cercato di ribattere colpo su colpo. Al 4° round Carmona è stato nuovamente contato quando è andato al tappeto dopo un sinistro al corpo ma si è lamentato per una presunta spinta e rialzatosi si è ributtato nella mischia.
Al 5° round il messicano è andato nuovamente al tappeto su una splendida combinazione di tre colpi dritti che lo hanno sorpreso mentre era fermo a distanza giusta davanti all’inglese. Poco dopo altro atterramento per un sinistro al corpo e probabilmente le ostilità si sarebbero potute chiudere qui se Yafai non avesse portato un colpo di troppo sull’avversario a terra procurando a se stesso un richiamo ufficiale e all’avversario sufficiente tempo per riprendersi.
Le due riprese successive confermavano la superiorità di Yafai sull’indomito Carmona e alla fine del 7° round l’angolo del messicano alzava bandiera bianca. Ottima vittoria quindi per Yafai pur con i rischi di troppo di cui si è detto.
