FPI, Atlas, Hitler e Stalin
E' bastato segnalare punto per punto in un articolo gli errori delle pagine del sito FPI riguardanti i pugili italiani che detengono un titolo italiano o internazionale per mettere il pepe dove si dice vada messo a qualcuno. Infatti adesso quelle pagine sono state aggiornate. Era ora! Non ci aspettiamo nessun ringraziamento, ci mancherebbe. Però anche quelli che in Federazione ci detestano per come diciamo vanno le cose (male) dovrebbero esserci grati visto ch e li abbiamo aiutati a fare una cosa utile a tutti, loro compresi.
Il povero Teddy Atlas è stato coperto di contumelie varie per avere detto la verità sulle attuali possibilità del quasi 40enn Manny Pacquiao rendendosi così colpevole di avere sminuito la vittoria del filippino sull'argentino Matthysse. Verità, si, perché la scelta di Matthysse è stata una gran furbata, l'argentino anni fa aveva perso prima del limite contro Viktor Postol, buon pugile noto per non sparare certo cannoate. Ed era già finito allora. Anche noi come Atlas crediamo che se Pacquiao dovesse incontrare Spence, Crawford, Mikey Garcia o un ristabilito Thurman l'esito sarebbe ben diverso. Intendiamoci, Pacquiao quando smetterà entrerà, dopo i canonici 5 anni di attesa, di gran carriera nella Hall of Fame come uno dei più grandi pugili di sempre. Ma non certo per avere battuto Matthysse! Vero, la proprietà transitiva nella boxe conta poco ma ricordatevi cosa ha fatto questo Pacquiao contro Jeff Horn (anche se per noi aveva vinto...) e poi pensate a cosa ha fatto Crawford di Horn!
Così l'AIBA rifiuta di destituire un Presidente in pesante odore di mafia solo perché non è stato mai condannato rischiando così l'esclusione della boxe dalle Ollimpiadi. Se vogliamo allargarci un po' neppure Hitler e Stalin erano condannati. Certe cose si sanno no? E del resto l'Aiba sembra che certi personaggi se li vada a cercare con il lanternino. Per fortuna sia Hitler che Stalin non sono più disponibili...