Ferragosto triste per l'oro olimpico 2916 e campione del mondo 2015. Ieri il 26enne francese Tony Victor James Yoka ha lanciato un appello contro l'anno di squalifica impostogli dall'Ente antidoping, per aver violato i regolamenti sottraendosi ben tre volte ai controlli.
Un mese fa era stato condannato ad una sospensione di 12 mesi dall'attività, dopo un'udienza dove non è riuscito a dare spiegazioni valide. Il pugile parigino ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, ma proprio ieri la massima istituzione ha confermato la squalifica, con questa motivazione:
"La trascuratezza del comportamento del signor Yoka, che come sportivo è particolarmente informato dell'importanza dei test antidoping, non può venire ignorata. Dopo il primo avvertimento sulle conseguenze della sua negligenza, l'atleta ha continuato ad ignorare i regolamenti".
Tony Yoka, che punta a diventare il primo francese a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi, probabilmnte vedrà ridimesionato di molto i numeri del contratto di quattro anni, firmato con l'emittente francese Canal +, stimata tra 8 e 10 milioni di euro. Yoka non potrà riprendera a combattere prima della fine di luglio 2019.