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Domenico Valentino affronta Benoit Manno venerdì prossimo

QUATTRO CHIACCHIERE CON DOMENICO VALENTINO, CO-SFIDANTE AL TITOLO ITALIANO DEI PESI LEGGERI

 Venerdì prossimo nella riunione che la Boxe Loreni  organizza a Cusano Mutri  in provincia di Benevento  Domenico “Mirco” Valentino (5-0, 1ko) potrebbe entrare anche nella storia del pugilato professionistico italiano.dopo averlo fatto  in fatto in maniera abbondante da dilettante..

Si batterà per il vacante titolo italiano dei pesi leggeri contro Benoit Manno (17-2, 2ko), torinese classe '82 rientrato in questa primavera dopo due anni e mezzo di inattività, che il tricolore lo aveva detenuto nei superpiuma e che nei leggeri era stato sfidante di Emiliano Marsili nell'Europeo del 2014.

Valentino 14 settembre 2

Valentino è uno del gruppo dei grandi pugili della nazionale italiana che a cavallo tra la metà dei primi anni Duemila e le Olimpiadi londinesi del 2012 si è abbondantemente coperta di gloria alle grandi manifestazioni internazionali, compresa la vittoria delle WSB con Italia Thunder. Di quella squadra, passato al professionismo per primo Vittorio Parrinello poi lui, fa parte anche Vincenzo Mangiacapre atleta di un gruppo sportivo militare ma che può tentare lo stesso la strada dei “grandi”. Qualche giorno fa persino la Gazzetta dello Sport, con una pagina intera, si è occupata di questo evento, con doppia intervista sia a Valentino sia a Mangiacapre.

Abbiamo quindi sentito qual'è lo stato d'animo di Domenico Valentino, trentaquattro anni compiuti lo scorso maggio e quindi ancora potenzialmente nel pieno delle capacità fisiche per togliersi grandi soddisfazioni, a pochi giorni dall'appuntamento con la cintura tricolore.

-Domenico, come stai?

-Bene, bene. Ho avuto qualche problemino alla schiena ma ora è tutto ampiamente dimenticato.

-Bella la pagina che vi ha dedicato la Gazzetta dello Sport a te e Mangiacapre...

-L'ho presa abbastanza bene, anche se in Italia ci sono altri pugili oltre che noi due. I personaggi siamo io e Vincenzo, ma nell'ambiente ci sono molti altri ragazzi bravi che possono rilanciare questo sport in Italia e che possono meritare attenzione.

-Mangiacapre con che spirito ha preso questa nuova avventura?

-Con Vincenzo ormai ci vediamo di rado, ma ha preso questa cosa molto seriamente, ne è entusiasta. La differenza tra di noi è che lui ancora spera di poter partecipare alle Olimpiadi, io invece ormai c'ho messo una pietra sopra, voglio solo dedicarmi al professionismo.

Valentino in attesa ex WSB

-Parliamo di te. Come sta andando la preparazione per il 14 settembre?

-Va bene. Era ora che avessi questo appuntamento, speravo di poter combattere per il titolo italiano anche prima, ma va bene così. Sto lavorando per poter sfruttare tutte le mie carte una volta che sarò sul ring. Tengo molto a sottolineare che non ritengo di partire favorito per questo match. Semmai il favorito sarà Benoit, che è molto più esperto di me nell'ambito professionistico e ha un buon curriculum. Meglio che non sia io il favorito, in passato quando è stato così poi mi sono portato a casa i risultati migliori. Non ci tengo a stare sotto ai riflettori per forza. Voglio solo fare il mio match e rendergli la vita difficile.

-Qualche anno fa Manno era un buon pugile che potenzialmente poteva fare molto bene, poi è stato fermo per qualche anno...

-Ha fatto un titolo europeo, è stato campione italiano... La cosa particolare è che tra noi due io sarò il più giovane, e magari questo sarà un punto a mio favore (ride). C'è chi dice che sono passato professionista tardi, invece devo combattere per il titolo italiano contro un pugile più vecchio di me!

-Se si guarda poi a Emiliano Marsili e a quello che riesce a fare oltre i quarant'anni siete tutti molto giovani!

-Emiliano è un punto di riferimento, non solo per me ma per quasi tutti i pugili italiani. C'è solo da applaudirlo, per la freschezza che dimostra. Non so cosa mangi o che tipo di vita faccia dopo il lavoro, ma è davvero incredibile come riesca ancora a conservarsi fisicamente e ad essere ancora fortissimo sul ring.

-Comunque anche Domenico Valentino non sembra invecchiare male...

-Anche nell'intervista alla Gazzetta ho sottolineato il fatto che non sono più mantenuto dalla federazione, non sono più un dilettante di stato, con tutto ciò che può emergere di negativo da queste etichette. Faccio il poliziotto a tempo pieno, lo faccio come migliaia di miei colleghi per le strade, qualche giorno fa ho pure eseguito il mio primo arresto. Cerco di fare il mio lavoro il meglio possibile, difendere la gente e le persone oneste. Mi alzo la mattina, metto la divisa e solo la sera ho il tempo di toglierla e andarmi ad allenare. Farò il titolo italiano il 14, ma che io vinca o perda la mattina del 15 andrò a lavoro, come tutti gli altri giorni. Non avrò giorno di riposo perché le ferie le prendo tutte per fare la preparazione. Però il volere è potere, e il tempo devo sfruttarlo al meglio. Sono contento di questa vita.

 Valentino 14 settembre 2

-Ora il titolo italiano...

-Era il primo obiettivo che mi ero posto passando professionista. Poi vorrei tanto conquistare il titolo Europeo, perché non sono riuscito a vincerlo da dilettante. Ma prestigioso è anche diventare campione italiano. E farò di tutto per diventarlo.

Andrea Bacci

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