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Un buon Fiordigiglio batte Lezzi in un match ruvido e vibrante. I risultati

RISULTATI DA CASTIGLION FIORENTINO –

Orlando Fiordigiglio, il superwelter campano ma ormai aretino a tutti gli effetti, molto amato a Castiglion Fiorentino, ridente cittadina nei pressi di Arezzo, ha scelto proprio il locale palasport dedicato a Fabrizio Meoni per un match di preparazione in vista dei severi impegni internazionale cui molto presto il suo manager Salvatore Cherchi potrebbero chiamarlo. E per farlo ha scelto un avversario tutt'altro che arrendevole e scontato come il pugliese Framcesco Lezzi che, tanto per dirne una, dei superwelter è co-sfidante a titolo italiano contro Stefano Castellucci. Fiordigiglio esordì da professionista nell'ormai lontano 2010 proprio in questo Palasport.

 Fiordigiglio in clinch

Dopo una prima ripresa pressoché di studio, nonostante qualche buona azione isolata dell'ex campione d'Italia e dell'Unione Europea, i ritmi si alzavano dal secondo round. Lezzi faceva vedere di non essere salito in Toscana a fare il turista e talvolta prendeva l'iniziativa, Fiordigiglio teneva il centro del ring e con un insistente e ficcante sinistro cercava di aprirsi la strada per il destro lungo. Verso la fine del round Orlando metteva il rivale in difficoltà all'angolo, poi decisamente prendeva il controllo del match, costringendo il pugliese a qualche azione ostruzionistica. Il tema della serata era chiaro, Lezzi cercava i colpi solo quando Fiordigiglio gliene lasciava il tempo oppure non era alla giusta distanza. Da lontano il destro lungo, che Fiordigiglio usava però con parsimonia visti anche i pregressi problemi alla mano, entrava regolarmente sul viso di Lezzi. Nel quarto round un bel montante destro dell'aretino era la premessa per aumentare il ritmo e colpire anche con il sinistro, tanto che Lezzi perdeva pure il laccetto con cui si era legato sulla nuca i capelli biondi. Contato una volta, faticosamente il pugliese arrivava alla fine della ripresa e doveva subire altri buoni colpi di un Fiordigiglio davvero concentrato e sul pezzo. Meo Gordini invitava il suo pupillo a essere “più sciolto”, Fiordigiglio però non esagerava nel ritmo nella quinta ripresa perché poco gli bastava per controllare l'avversario e le sue rare sfuriate. La sesta e ultima ripresa del match iniziava con qualche tentativo di Lezzi che stuzzicava Fiordigiglio che non si contentava di una tranquilla vittoria ai punti, ma esagerava, sbagliando, a buttarsi verso l'avversario tanto che era richiamato ufficilmente, cosa che capitava poco dopo anche al pugliese. Insomma era un ultimo round ruvido in cui si vedeva poca boxe ma che comunque sanciva la giusta vittoria ai punti, ventinovesima in carriera, per Orlando Fiordigiglio. Lezzi si rendeva quindi protagonista di un match dignitoso, ma l'aretino ha certamente una classe superiore.

Questi i risultati del vasto e interessante programma dilettantistico messo in piedi dall'Accademia pugilistica Aretina del presidente Sassoli in collaborazione con l'Associazione Amici del Pugilato di Castiglion Fiorentino: categoria junior 49 kg, Joy Adelsburg (Sport Boxe Perugia) ha battuto per abbandono alla seconda ripresa Vincenzo Tucci (Acc. Pug. Andriese) che ha accusato un infortunio alla spalla destra; senior 64 kg, Raffaele Raga (Acc. Pug. Aretina) ha battuto ai punti Giuseppe De Pinto (School Boxing Bari); Youth 69 kg, Gabriele Burroni (Acc. Pug. Aretina) ha battuto Giovanni Davalli (Sport Boxe Perugia) squalificato durante la seconda ripresa; senior 81 kg, grande impressione per potenza e ritmo ha destato Marco Quattrocchi (Acc. Pug. Aretina) che ha battuto per r.r.c. alla terza ripresa Giovanni Riccio (Asd Pratese); senior 81 kg. Francesco Senesi (Boxe Nicchi) ha battuto ai punti Gerald Hoxha (Edera Ravenna); senior 69 kg, Fathon Brahimaj (Acc. Pug. Aretina) ha battuto ai punti Exelal Tata (Porto Fuori Boxe Musella) ai punti; Elite 69 kg, pari tra Nicola Quameti (Boxe Lugo) e Cristian Baglioni (Biagini Boxe Rimini). Prima di cominciare è stata omaggiata la famiglia del grande Mario D'Agata: alla famiglia Annamaria e stato regalato un preziosissimo paio di guantoni che il papà uso in un match per il titolo italiano. Inoltre grandi applausi del vasto pubblico ci sono stati per i campioni aretini Aldo e Adriano Nicchi e Efrem Calamati.

Andrea Bacci

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