Bel match a Omaha

Il montante destro di Crawford atterra Benavidez

I fuoriclasse sonoi pugili con un tasso di intelligenza superiore agli altri. E' questa la considerazione che ci è venuta in mente già prima che Terence Crawford battesse per K.O.T Jose Benavidez una manciata di secondi prima della fine del 12° e ultimo round di un bel match svoltosi a Omaha, Nebraska, dove è nato e vive Crawford che metteva in palio il titolo di sigla WBO dei pesi welter. Crawford era nettamente favorito ma Benavidez è stato un degno avversario, però la differenza c'era e l'intelligenza di Crawford gli ha permesso di prendere le misure necessarie per una grande vittoria. Fra i due c'era una certa animosità data dal fatto che il giorno prima alle operazioni di peso Benavidez aveva spintonato Crawford ricevendone in cambio uno schiaffo. Però sul ring ognuno ha fatto il suo senza farsi travolgere da risentimenti. Crawford ha iniziato in guardia normale ma pochi secondi dopo si è messo in guardia destra e lì è rimasto per il resto del match. C'è stata subito battaglia di jab, il vantaggio netto in allungo e in altezza era di Benavidez ma Crawford ha la scelta di tempo del campionissimo e su quella si è basato senza correre rischi per accorciare la distanza. Al jab Crawford univa le combinazioni in misura maggiore del rivale il cui destro era però uno sparo e le mani molto veloci.

Il match ha vissuto due parti distinte, la prima equilibrata e la seconda squilibrata in netto favore di Crawford. La differenza l'hanno fatta soprattutto i colpi al corpo e la loro precisione. Entrambi i pugili hanno fatto uso di questa tattica e se Benavidez ha ottenuto solo un successo parziale nel 4° round quando Crawford ha visibilmente sbandato dopo un colpo al limite del lecito, Crawford stesso ha finito con lo svuotare le energie dell'avversario risolvendo a suo favore l'incontro. A metà match però la situazione era di equilibrio, noi avevamo 4 round per Crawford e 2 per Benavidez ma altri avevano unasituazione di assoluta parità. Poi, abbastanza improvvisamente Benavidez ha perduto mobilità e appoggi. Certamente non era estraneo il fatto che il ginocchio destro del californiano, operato dopo una sparatoria di cui era stato vittima e vistosamente bendato, non sia ancora al 100 per 100, però sicuramente il problema nella prima metà del match non aveva influito.

Dal 7° round tutto è cambiato, Crawford non ha preso rischi ma trovava sempre meno resistenza, Benavidez non andava più a segno con efficacia e passava alcune fasi chiuso in una stretta guardia spalle alle corde. Solo nella parte finale del 10° round Crawford è caduto nella trappola assalendolo con meno precauzioni e Benavidez ha avuto uno sprazzo improvviso di reazione pesante che potrebbe avergli dato quel round. Crawford ha però subito ripreso il comando delle operazioni e poco prima della fine ha estratto dal cilindro il colpo magico del prestigiatore: un montante destro alla mascella, fulmineo e potente, che si era visto una sola volta in precedenza. Benavidez è andato giù rialzandosi in tempo ma visibilmente scosso e durante l'ovvio assalto di Crawford ha assorbito colpi tali da costringere l'arbitro a interrompere il match. Ancora una volta Crawford ha dimostrato la propria grandezza e immaginiamo già ora le discussioni: lui o Lomachenko il miglior pugile del pianeta?