Ora che è diventato il personaggio numero uno della UFC e pur essendo ancora in pericolo di un'imminente squalifica che gli toglierebbe il titolo dei leggeri o di una multa da 250.000 dollari, Khabib Nurmagomedov ha sfidato Floyd Mayweather per una sfida dentro la gabbia e ha messo in rete un post significativo: "Nella giungla c'è un solo re".
Nurmagomedov ha confermato l'imbattibilità nelle arti marziali miste con la 27^ vittoria, ottenuta a Las Vagas su Conor McGregor, ma ha un po' oscurato la sua immagine, scatenando l'ignobile rissa appena finito il match. La bravata per ora gli è costata la sospensione della borsa da parte della Nevada State Athletic Commission. Sono state moltissime inoltre le critiche nei suoi confronti pubblicate sui social network.
Il manager di Mayweather, Leonard Ellerbe, ha pubblicato su Istragram un video dove Nurmagomedov dichiara:
"Andiamo, Floyd! Dobbiamo combattere ora: 50-0 contro 27-0 i nostri record. Siamo due ragazzi che non perdono mai. Ma nella giungla c'è un solo re. Certo sono io il re, perché ho battuto McGregor ancor più facilmente di te. Andiamo!".
Khabib ed Ellerbe erano entrambi in prima fila in Russia, a Ekaterinburg, per l'evento World Boxing Super Series, dove combatteva un poulain di Mayweather, il cruiser Andrew Tabiti, che ha vinto contro l'imbattuto russo Ruslan Fayfer. Pare che Khabib e Ellerbe si siano incontrati per un lungo colloquio.