Alex Marongiu ha solo 24 anni, ma vanta già una carriera da veterano:18 match per lo più disputati lontano dalla sua Giuliano di Roma e in particolare in Francia, in Ungheria, e in Serbia, dove lo scorso marzo ha affrontato l’ex-challenger europeo Sjekloca, perdendo a testa alta ai punti.
Venerdì, sul ring di Prato, nella riunione firmata dalla Boxe Loreni si confronterà con l’idolo locale, il fiorentino Dragan Lepei, in un incontro valido per il vacante titolo italiano dei supermedi. Alex, cresciuto alla New Generation Boxe, si è preparato alla Boxe Temple sotto l’attenta direzione del padre e dei preparatori atletici, Marco e Mauro Minotti.
-Mi alleno per questa sfida da due mesi e mezzo. Ho svolto una preparazione dura e completa, che mio padre ha curato nei minimi particolari. Non abbiamo trascurato nulla: dalla tecnica al fondo, ai test-match. Ho sostenuto moltissime riprese di guanti con sparring diversi e in particolare con Matteo Guainella, il quale mi ha aiutato molto. Mi sento bene. Ho ottime sensazioni e ora sono in fase di scarico per essere al massimo venerdì sera.
Il tuo avversario, Dragan Lepei, ha la fama di essere un tipo tosto. Che match ti aspetti?
Marongiu: -Credo che sarà molto intenso. Lepei è un attaccante che viene sempre avanti e cerca il colpo definitivo. Io sono pronto per avversari del genere. Ne ho affrontati tanti e anche di valore continentale, come José Gomez, Sjekloca, Bacskai e ho sempre trovato il modo di scendere dal ring a testa alta. Mi propongo di farlo anche venerdì. Il match dura dieci riprese e vedrò come contrastare al meglio Lepei. Non sono affatto preoccupato di combattere in casa sua; ci sono abituato. Invece, mi daranno tanti stimoli e tanta forza i miei fan. A Prato saranno in diverse decine ad incitarmi; tanti colleghi della New Generation, amici e parenti. E’ un match di grande importanza per me e darò tutto per dieci riprese-.