A conferma di quanto sia stata valida la prestazione del 30enne dominicano di Barcellona, Abigail Medina (19-4-2; 10 ko), lo scorso lunedì sul ring della Koruaken Hall di Tokio, contro l'idolo di casa Tomoki Kameda (36-2-0; 20 ko), per la cintura ad interim Wbc dei supergallo, é stata propria la decione dell'ente che, poche ore fa, ha collocato lo sconfitto Medina al terzo posto del proprio raking iridato. In sostanza, nulla é cambiato per Medina, almeno per quanto la posizione occupata.

I punteggi del match con Kameda, ad una frettolosa lettura, sembrerebbero inequivocabilmente e nettamente a favore del nipponico (117-111; 117-111; 116-112), ma a volte i numeri non spiegano del tutto bene la realtà delle cose e infatti, riguardo al match in questione, non pochi commentatori hanno parlato di un successo assai sofferto del padrone di casa, soprattutto nella seconda metà della sfida, quando gli attacchi del dominicano-iberico si sono intensificati e Kameda si é trovato più volte in seria difficoltà. Ciò non significa che il verdetto sia stato ingiusto, bensì che il nipponico ha vinto ma stringendo i denti e soffrendo sino all'ultimo istante, che é cosa del tutto diversa da ciò che emerge ad una semplice occhiata ai cartellini.

Ora per Medina si riaprono interessanti opportunità, perché é preceduto sulla strada del mondiale soltanto da Jessy Magdaleno, che potrebbe allontanarsi per diverso tempo dall'attività, e da Diego De La Hoya, il quale sembra in procinto di salire di categoria per non riuscire più a rientrare nei limiti dei supergallo, se non con debilitanti sacrifici.

Insomma, non é detto che per Abigail Medina non valga il vecchio detto: "Si é chiusa una porta, ma si é aperto un portone"!