Il 34enne di Filadelfia, Bryant Jennings (24-2-0), reduce da cinque vittorie consecutive, quattro delle quali per ko, vuole battersi di nuovo per il titolo del mondo! Legittima aspirazione, dopo che il 25 Aprile 2015 fallì la chance contro Wladimir Klitschko, il quale lo superò nettamente ma comunque ai punti sul ring del Madison Square Garden. Certo, non é che i gli avversari battuti in seguito presentessero credenziali esaltanti e forse il più noto, almeno dalle nostrre parti, é il 36enne russo-tedesco Alexander Drimitenko il quale é finito kot al 7° round nello scorso Agosto ad Atlantic City, confermando di essere in pieno declino rispetto ai già evidentissimi limiti evidenziati quand'era al top della carriera e gli organizzatori tedeschi provarono vanamente a lanciarlo nelle "alte sfere". Ma soprattutto Bryan Jennings sorvola su un particolare di non poco conto, perché se é vero che é reduce da una positiva serie di risultati, omette di ricordare che subito dopo Klitsckho scivolò pesantemente sulla "buccia di banana" rappresentata dal cubano Luis Ortiz, il quale lo costrinse alla resa nella settima ripresa a Verona, città statunitense omonima della "nostra".
Stasera, Jennings tenterà in ogni modo di compiere un altro passo in avanti sulla strada di un secondo match mondiale piuttosto improbabile, mettendo in palio le cinture IBF International e NABO con l'imbattuto 31enne Oscar Rivas (25-0-0; 17 ko), colombiano da diverso tempo trasferitosi in Canada. Il nome del sudamericano forse dirà qualcosa ad alcuni appassionati italiani. Sì, é proprio il pugile che alle Olimpiadi di Pechino 2008, quand'era ancora poco più di un ragazzino, rese la vita piuttosto complicata nei Quarti di Finale a Roberto Cammarelle sulla strada dell'oro, soccombendo per 9 a 5. Anzi, senza ombra di dubbio fu il rivale più duro di tutti, per il trionfatore del torneo. Da allora son trascorsi quasi undici anni e "Kaboom", com'é soprannominato il colombiano, non ha mai compiuto il balzo di qualità che tanti si attendevano. Il record é candido, ma non sono molti i rivali di alto livello che vi fanno capolino. A 31 anni ha ancora un domani abbastanza lungo dinanzi, però non potrà fallire contro Jenning, altimenti dovrà accontentarsi di una buona carriera da "seconda linea" e nulla di più.
Insomma, per entrambi i protagonosti non c'é che l'opzione della vittoria o il rientro definitivo nei ranghi e ciò potrebbe risultare un ottimo "carburante" per garantire un combattimento emozionante e spettacolare.
Nel sotto-clou, contro un rivale non ancora definito, si cimenterà l'imattuto peso piuma, già oro olimpico a Rio 2012, il 21enne mancinoShakur Stevenson (9-0-0; 5 ko).
