Stasera in Belgio, al centro dell'attenzione pugilistica del Vecchio Continente. Nella medesima serata, infatti, addirittura due match valevoli per la cintura europea che avranno luogo rispettivamente a Roeselare, nei pressi della stupenda Bruges, e a Liegi. Nella prima località il 30enne beniamino di casa, l'imbattuto afro-belga Yves Ngabu (9-0-0; 14 ko), affronterà il 26enne danese Micki Nielsen (25-1-0; 15 ko), nella difesa del titolo dei massimi-leggeri in suo possesso dallo scorso anno, quando sconfisse Battelo per kot alla 3^ ripresa; nella seconda, il campione continentale dei leggeri, il 25enne italo-belga Francesco Patera (20-3-0; 7 ko) avrà il non facile compito di respingere l'attacco dell'insidiosissimo 27enne francese Marvin Petit (24-1-1; 12 ko).
Ma torniamo a Ngabu e Nielsen, impegnati in un match che potrebbe interessare anche il nostro Fabio Turchi (10° nelle ultime classifiche Ebu di Gennaio). Il danese, professionista dal 2011, é probabilmente ricordato in Italia per avere messo purtroppo il punto finale alla carriera del generoso Mirko Larghetti, di S.Angelo in Vado, battuto il 16 marzo 2016, per l'Intern.le Wbc della categoria, con il verdetto di 117-112, 116-112, 116-112. Si tratta di un mancino longilineo, molto alto e in possesso di un insistente e preciso jab destro, che non ha il dono del "colpaccio" fatale ma possiede buone qualità tecniche. E' stato guidato con abilità e prudenza, come si evince dalla consultazione del suo record, in cui non figurano nomi di prima grandezza e comunque quelli più noti appartengono spesso a pugili ormai in fase calante. Bisogna però sottolineare che l'avversario migliore sino ad oggi affrontato, l'imbattuto sudafricano guardia-destra di pelle bianca, Kevin Lerena (21-1-0; 9 ko), lo superò solo faticando tremendamente con un risicato verdetto a maggioranza a Joahannesburg, a dimostrazione che il giovane scandinavo non é affatto da sottovalutare.
Anche il campione Ngabu non vanta sinora un palmarès in cui risaltino rivali di alta quotazione e quindi sarà per lui la prova della verità o quasi. In possesso di una struttura fisica impressionante, più basso di Nielsen, ha caratteristiche tecniche e caratteriali molto diverse dal campione. Predilige la lotta serrata e avanza costantemente all'attacco, cercando di affondare i propri colpi, pesanti in entrambe le mani, al corpo e al volto. Non é velocissimo, ma se arriva a bersaglio é in grado di mettere in seria difficoltà chiunque. In Belgio ha un gran seguito di pubblico proprio perché offre in ogni momento la forte emozione dell'attesa del ko.
Probabilmente Nielsen cercherà di conterne un inizio tambureggiante, anticipandolo con il jab destro e muovendosi sulle lunghe gambe per evitare di offrire un bersagli statico. Poi, se uscirà in buone condizioni dalle prime riprese, potrebbe cominciare a far valere la superiore tecnica e gli effetti dei propri uno-due dalla lunga distanza che, seppure non devastanti, non sono poi neppure molto leggeri. Le doti di resistenza ai colpi e alla fatica di Ngabu sono pressoché sconosciute, dal momento che sino ad oggi non ha mai dovuto esibire in modo probante (beato lui!) né le une nè le altre.
Teoricamente, dovrebbe risultare una sfida spettacolare ed avvincente proprio per le opposte caratteristiche fisiche e tecniche dei protagonisti. Sarebbe una buona cosa, perché vedere il Belgio crescere pugilisticamente in maniera tanto rapida, dopo lunghi anni di "purgatorio", offre qualche "speranziella" anche all'Italia...