Pacquiao sta attraversando questo tipico momento famigliare e teme e freme per la decisione del primogenito 19enne Emmanuel "Jimuel" di salire sul ring.
"Non hai bisogno di combattere-Ha raccontato di avergli detto il "super" filippino proprio ieri, commentandone la prima esibizione tra le corde-Mi addolora che tu boxi, sai bene quanto sia duro. Papà scelse questa strada solo per uscire dalla povertà...Tu ora non ne hai bisogno. Però Jimuel mi ha risposto che come il pugilato é stata la mia passione, così é pure la sua e desidera rappresentare un giorno il suo Paese nello sport".
Il ragazzo, che ha sostenuto una semplice esibizione nella propria scuola, sotto gli occhi dei compagni, si é presentato sul ring con un paio di pantaloncini sui quali era scritto "Pacman", quasi a confermare in modo inequivocabile che la sua é una scelta seria e definitiva.
Ora il padre si trova pure ad affrontare la questione in famiglia e lo spiega chiaramente: "Sua madre, Jinkee, ha pianto spesso e anche a me ha chiesto tante volte di ritirarmi. Ma non c'é niente da fare: Emmanuel vuole davvero fare la boxe!".
Che dire? Il tempo metterà le cose a posto. Per ora si tratta solo di vaghi sogni, di remoti timori. Un solo dubbio: nelle parole di Manny c'é molta preoccupazione, ma sotto-sotto sembra trapelare anche un pizzico d'orgoglio per la decisione di un ragazzo che potrebbe vivere ricco e coccolato e invece sembra irremovibile a percorrere una strada irta e difficile. C'é molto papà in tutto ciò, vada come vada...