logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Ultime notizie

Muhammad Ali, ancora il più grande

 Risultati immagini per muhammad ali boxing photos

La boxe, conosciuta dalle sue origini come la nobile arte, è cambiata molto negli ultimi anni: vuoi per l'irruzione di nuovi sport di combattimento come il wrestling o vuoi per gli sponsor dell'attuale lotta libera gestita dalla UFC, l'antico pugilato ha perso visibilità. Sono recenti, infatti, le stime che vedono come negli ultimi anni i premi per i lottatori UFC sono molto più elevati rispetto a quelli dei pugili, i quali però provano a rispondere al passare del tempo senza rinunciare alla loro passione. I grandi combattimenti di oggi

si basano sulle stesse regole e sulla stessa enfasi del passato, come se i pugili di oggi volessero andare controcorrente e ricordare la grandezza di questo sport. Se in molti oggigiorno ancora non hanno abbandonato la boxe e il suo misticismo, è anche a causa di un grandissimo mito del passato, quel Cassius Clay conosciuto dai più come Muhammad Ali che ha lasciato questo mondo nel giugno 2016 ma continua a vivere nel ricordo di chi ne ha apprezzato non soltanto le doti da pugile ma anche la sua figura di primo sportivo rivoluzionario della storia. Ma chi era veramente Muhammad Ali? Andiamo a scoprirlo.

L'oro olimpico e la conversione all'Islam

Nato a Louisville il 17 gennaio del 1942, il giovane Cassius iniziò a praticare la boxe all'età di dodici anni dopo essersi iscritto alla palestra Columbia, dove fu immediatamente notato per il suo enorme talento. Dotato di una straordinaria forza fisica e una velocità di gambe, il giovane Clay bruciò le tappe a livello nazionale, tanto che ad appena 18 anni si guadagnò la possibilità di rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Roma 1960. Quello che poi sarebbe diventato Muhammad Ali  solo pochi anni dopo, si sarebbe confermato come il pugile più forte della categoria dei pesi massimi presenti a quelle Olimpiadi romane, momento nel quale ebbe inizio la sua leggenda. La sua vittoria in finale al PalaEur contro il polacco Zbigniew Pietrzykowski - un mancino, la categoria più odiata da Clay - sarebbe stato solo il primo passo di una carriera unica. Nella Città Eterna il giovane si mostrò al mondo intero, prima di iniziare un percorso personale e sociale che lo avrebbe avvicinato molto alla causa degli afroamericani, continuamente oppressi negli Stati Uniti, il Paese che aveva difeso alle Olimpiadi. La sua conversione all'Islam nel 1964 fu il momento di trasformazione definitivo dello sportivo Cassius Clay nel rivoluzionario Muhammad Ali.

Risultati immagini per muhammad and Bundini Brown boxing photos

Rivoluzionario

Qualche mese prima della conversione, Clay si era aggiudicato il titolo dei pesi massimi contro il campione in carica Sonny Liston, dopo una serie di allenamenti senza eguali per una preparazione all'evento ricca di sacrifici, e basata sulle istruzioni dell'allenatore Angelo Dundee e l'apporto del suo amico Bundini Brown furono fondamentali. La maniera di combattere di Ali, che danzava sul ring per poi sferrare i colpi letali all'improvviso, è stata di ispirazione per molti altri pugili, tra i quali vi è sicuramente Naoya Inoue, il favorito assoluto nell'attuale World Boxing Super Series con una quota di 1,3 il 18 dicembre. Oltre a lottare sul ring, dove sembrava imbattibile per la sua forza e la sua rapidità nello schivare i colpi avversari, Ali lottava anche per i diritti delle persone meno agiate della società, in particolar modo la popolazione afroamericana. Il suo rifiuto a partecipare alla guerra in Vietnam nel 1967 fu una scelta dovuta al suo totale dissenso con le politiche del governo statunitense e fu al contempo la causa di una lunga squalifica dalle competizioni ufficiali.

The Rumble in the Jungle

Per via della squalifica Ali fu costretto a restare a guardare fino al 1971, quando tornò sul ring per sconfiggere prima Jerry Quarry e poi Oscar Ringo Bonavena, uno dei pugili più forti dell'epoca. La sconfitta contro Joe Frazier, uno dei suoi rivali più imponenti, lo risvegliò definitivamente dal torpore, aiutandolo a prendersi la rivincita ai punti nel 1974. Quell'anno, tuttavia, verrà ricordato per il "Rumble in the Jungle", ossia lo scontro tra Ali e George Foreman, proclamatosi campione del mondo dei pesi massimi l'anno prima dopo aver battuto Frazier.

Risultati immagini per muhammad Ali  win Rumble in the Jungle  boxing photos

Lo scontro, tenutosi a Kinshasa, capitale dello Zaire, era già carico di aspettative, ma si tramutò in un evento storico. Il pubblico locale incitava lo sfidante con al grido di "Ali bumayé", ossia "Ali uccidilo", con tutto il continente africano a tifare per lui, nonostante Foreman fosse il favorito. Il campione in carica iniziò con gran vigore, ma Ali fu bravissimo ad usare la sua abilità aerobica per sfuggire ai colpi più duri reggendo fino all'ottavo round, quando scatenò una serie di colpi devastanti contro Frazier, per vincere poi ai punti. Fu in quel momento che la sua storia divenne leggenda, dentro e fuori dal ring, diventando il simbolo di speranza delle classi da tempo oppresse. Le sue vittorie lo hanno reso un esempio unico in questo sport. Lottatore indomito anche contro il morbo di Parkinson, malattia che lo rubò troppo presto al mondo intero, Ali sarà sempre ricordato come il più grande pugile di sempre così come una delle figure fondamentali della storia del 20° secolo per la forza, il coraggio e la tenacia sempre dimostrati.

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 718 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go