Lo sfidante al titolo dei massimi, Jarrel Miller, non dà troppo peso alle voci secondo le quali il campione Anthony Joshua, che affronterà al Madison Square Garden di New York il 1 ° giugno, l'avrebbe definito un "criminale".
"Non credo che l'abbia detto e comunque non conosce l’ambiente dove sono nato e vissuto, sicuramente molto diverso dal suo, molto meno problematico-Ha dichiarato Miller alla BBC Radio 5-Mi sono dovuto fare strada con le mie mani, se volevo sopravvivere!".
Miller è nato a Brooklyn trent'anni fa ed ha vissuto l'adolescenza in una casa protetta, seguito dai servizi sociali, poi è cresciuto nell'Hertfordshire, ma fino a 14 anni é vissuto nella zona di Meriden di Watford, una delle più povere e pericolose di New York. Ha cominciato a frequentare una palestra dove ha imparato Muay Thai, per meglio difendersi dai pericoli della strada. E’ diventato ben preso un atleta di buon livello nella kick boxing. Nel 2007 ha partecipato alla World Combat League ed è arrivato in finale ai Golden Gloves. Come pugile dilettante ha disputato solo 11 match, con una sconfitta. Nel 2009 é poi passato professionista.
In questi ultimi giorni, i media americani hanno parlato molto del fatto che per la prima volta Joshua affronterà uno sfidante sui 135-140 kg. e la cosa ha spinto ad un'intervista "Big Baby":
"Sono consapevole di ciò, ma sono concentrato soprattutto sulla potenza e sulla rapidità delle mie mani. Sono convinto, inoltre, di essere più intelligente di Joshua. Purtroppo qualcuno mi considera un arrogante, perché sono un vero guerriero. Non esiste una cosa più importante di essere umili, quando si va in guerra. L'attenzione è solo sul risultatoe per conseguirlo devo tirare controlla la grinta. Mi sono presentato a molte conferenze stampa urlando, ma l’ho fatto per attirare attenzione. Joshua e Deontay Wilder hanno fatto del loro meglio per evitarmi , ma ora saranno costretti!".