Il pugilato del futuro o il pugilato nel futuro?

Si chiama Laris e ha 6 anni e mezzo. E' una bambina bellissima (vedi foto), vivace, intelligentissima. Che c'è di strano, direte voi, ce ne sono tante! E' qui che vi sbagliate! Se è vero che ce ne sono tante è altrettanto vero che Laris ha qualcosa di speciale. Leggete come l'ho conosciuta.

Il 25 aprile al Centro Sportivo San Filippo di Brescia importante riunione imperniata sulla difesa da parte di Luca Rigoldi del titolo europeo dei supergallo contro Anthony Settoul. Arrivo in anticipo ma il tavolo riservato alla stampa è già pieno. Molto cortesemente vengo fatto accomodare in una posizione ancora migliore, a un tavolo addossato al ring, c'è il wifi e il mio computer tiene la carica per ore, la mancanza di presa non è un problema. Mi siedo e vedo alla mia sinistra seduta una bambina. Una bambina così piccola a bordo ring? Cosa ci fa? Chi è?

Mistero subito risolto perché un secondo dopo arriva Mario Loreni, l'organizzatore che si siede alla sinistra di questa bambina. Laris è la figlia di Mario e di Francesca Monteleone. C'è anche Alessandro Ferrarini che se la coccola un po'. Inizia la riunione, Mario è spesso in giro a risolvere i mille problemi dell'ultimo momento, io mi concentro sul primo match. Laris guarda attenta poi comincia a commentare e a incitare. I pugili di casa sono all'angolo rosso a noi vicino, Laris li conosce tutti. Che li inciti va bene, sono i commenti e i consigli a lasciarmi esterrefatto. Laris urla al "suo" pugile di colpire sotto, allo stomaco. Pochi secondi dopo parte lo stesso consiglio dall'angolo. Laris commenta che il "suo" pugile ha vinto la ripresa. Sono stupefatto

Ripresa successiva, Laris urla al pugile dell'angolo rosso di tenere lontano l'avversario. E continua così match dopo match. A un certo punto si gira e mi chiede secondo me chi ha vinto la ripresa. Le dò il mio parere. Lei sicura ma cortese dice che secondo lei è l'opposto. Qualche tempo dopo un addetto ai lavori mi insolentirà per un divergenza di opinioni. Laris ha un decimo della sua età e dieci volte la sua educazione. Laris mi chiede se dopo salirò sul ring, le rispondo di no perché il mio ruolo è quello di stare lì sotto a scrivere. Capirò dopo la domanda quando Laris salirà sul ring prima del campionato europeo per tenere la bandiera italiana fra le manine.

Ogni tanto la mamma passa a vedere se tutto è a posto, Laris è concentratissima quando ci sono i match, fra uno e l'altro passa il tempo a disegnare. Ci butto l'occhio, sta disegnando il ring e la gente, tante teste che spuntano qua e là. Cosa farà Laris da grande? Troppo presto per chiederglielo. La pugile? Forse no, più facile la manager o l'organizzatrice come suo padre. Quello che è certo che, saranno i geni o il dna, chi lo sa, Laris è già una che ne capisce di boxe. E tu Mario, la prossima riunione che organizzi mettimi dove ti pare ma certamente accanto a Laris!