Stop imposto dal medico al 5° round
Saremmo curiosi di sapere cosa avrà detto nell'orecchio il medico all'arbitro quando durante il 5° round quest'ultimo lo ha chiamato per verificare la ferita al sopracciglio sinistro dello spagnolo Francisco "Kiko" Martinez che stava nettamente perdendo il match contro il campione di sigla WBC dei pesi piuma, il 30enne mancino di Washington Gary Russell Jr. . Sì, perché secondo noi Martinez, 33 anni, non è stato fermato solo per quella ferita ma soprattutto perché il divario tecnico sul ring era tale che era molto più sicuro e saggio chiudere lì. In effetti questo non era un match con molto senso. Martinez è un veterano di tante battaglie condotte con cocciutaggine, uno di quei pugili ammirevoli ma che senza la parcellizzazione dei titoli di sigla non sarebbe mai stato in grado di diventare campione del mondo. Il suo meglio lo ha già dato e comunque ci prova sempre e fornisce un certo spettacolo proprio per questo. Ma Russell Jr, unica sconfitta contro Lomachenko, è di un'altra categoria. Combatte poco perché a suo dire i possibili avversari hanno paura di lui e preferiscono tenerlo alla larga. C'è del vero, contro mani così veloci e spostamenti agili, contro tecnica e classe si rischia una brutta figura. Il ragazzo poi non è così popolare da riempirti le tasche di dollari se accetti di incontrarlo. Così va il mondo, anche quello pugilistico. In ogni caso è sperabile che presto Russell incontri un Gervonta Davis, ma anche un Valdez o un Warrington. Quanto a Martinez è probabile lo si ritrovi da qualche parte. Quelli come lui difficilmente smettono al momento giusto.