Alla fine, Michel Soro (34-2-1; 23 ko) ce l'ha fatta! Al termine di uno dei più tribolati, assurdi, inverosimili campionati del mondo degli ultimi anni, il 31enne franco-ivoriano di Villeurbanne ha conquistato la vacante cintura iridata Wba dei superwelter al terzo tentativo, dopo quelli infruttuosi effettutati nel 2012 contro il russo Baysangurov e l'argentino Brian Castano nel 2017. Raramente si era assistito ad una vigilia come quella di Marsiglia, quando il co-sfidante ufficiale, il russo Magomed Kurbanov, il quale avrebbe dovuto raggiungere la sede del match giovedì, non ha risposto all'appello adducendo problemi di visto per l'espatrio che, in verità, lasciano senza parole...Il clan del promoter Sebastien Acaries si é lanciato alla disperata ricerca di un sostituto e ancora a poche ore dal combattimento non era certo se il connazionale Anderson Prestot (23-2-0; 12 ko), resosi disponibile a fungere "tappabuchi last minute", sarebbe stato l'avversario per un match mondiale, ad interim o non valido per alcun titolo.
Poi, in un modo o nell'altro, la sfida ha mantenuto la propria e originaria etichetta iridata e Soro, come a quel punto era ampiamente prevedibile, ha vinto per kot al 5° round. Prestot ha fatto tutto ciò che poteva, ma da un pugile che combatte normalmente nel supermedi e ingaggiato a poche ore da un incontro tanto impegnativo con i conseguenti enormi problemi di peso (é sceso in poche ore da 73 kg. a 69.800) e di allenamento, non ci si poteva proprio attendere più di ciò che ha fatto. Il neo-campione del mondo é stato a sua volta ammirevole comunque per non avere perso la testa e la concentrazione nel bel mezzo del caos in cui si é trovato invischiato (doveva affrontare Castano, poi inopinatamente ritiratosi il detentore argentino, il russo Kurbanov, infine appunto il "povero" Prestot...). La sfida tutta transalpina é iniziata a cadenze abbastanza tranquille ed equilibrate, poi alla quarta ripresa Miche Soro ha premuto sull'acceleratore e alla quinta ha messo al tappeto Prestot con una precisa ed efficace serie e l'arbitro ha sospeso il combattimento.
Al termine delle ostilità é salito sul ring Cedric Vitu per provocare il connazionale, gridandogli: "Tu non sei il vero campione del mondo! Sono io!". Evidente la volontà di scaldare l'ambiente e giungere prima o poi ad un derby che, in effetti, desterebbe grande attesa in Francia. Ma Vitu, il quale per altro ha sollevato non poche perplessità nelle ultime esibizioni, é stato "raffredato" da Soro il quale gli ha risposto che il nome del prossimo sfidante é già noto: Erislandy Lara, il cubano challenger ufficiale per la Wba, per cui solo in un secondo tempo si concederebbe il "piacere" di battersi con lui.
Nel sotto-clou, grande curiosità per l'imbattuto Kevin Lele Sadjo (13-0-0; 13 ko), durissimo colpitore franco-africano sempre vincitore per ko, opposto al navigato argentino Walter Gabriel Sequeira (22-6-0; 15 ko) per la vacante cintura Wba dei supermedi. Come avevamo pronosticato, Sadjo ha vinto prima del limite, al 10° round per kot, quando l'arbitro ha sospeso che stava diventando troppo duro per il tenace sudamericano, il quale aveva sino a quel momento resistito con indicibile coraggio ai pesantissimo colpi piovutigli addosso sin dal primo colpo di gong.
Molto bene il medio 21enne Louis Toutin (13-1-0; 12 ko), il quale ha travolto il tutt'altro che malleabile russo Dmitrii Chudinov (21-6-3; 13 ko) in sole due riprese. Toutin é partito come un razzo e praticamente l'avversario non ha nemmeno avuto la possibilità di mettersi in guardia chè già era in piena tempesta, tanto che l'arbitro, resosi conto dell'impari match, gli ha saggiamente evitato guai peggiori rimandandolo all'angolo.