Il bi-olimpionico cubano aveva già perso nelle World Series
Sicuramente uno dei risultati più sorprendenti degli ultimi tempi è la sconfitta subita lo scorso weekend dal peso piuma cubano Robeisy Ramirez( foto a sx) nel suo match d'esordio contro lo sconosciuto Adan Gonzalez, 22enne del Colorado. Ramirez, che ha 25 anni, ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra a 19 anni e a quelle di Rio de Janeiro a 23. Fra gli avversari superati a Londra fra i pesi mosca figurano l'inglese Andrew Selby, l'irlandese Michel Conlan e in finale il mongolo Tugstsogy Nyamayar. Ripetendosi a Rio quattro anni dopo. questa volta fra i pesi gallo, il mancino cubano ha battuto anche Murodjon Akhmadaliev, uzbeko, e la grande promessa statunitense Shakur Stevenson in finale.
Emigrato, per non dire scappato, negli Stati Uniti, Ramirez si è aggiunto alla enorme comunità cubana che vive in Florida. E rischia di aggiungersi anche al non esiguo numero di grandi dilettanti, non solo cubani, che da professionisti non hanno mantenuto le promesse. Ancora oggi, se non soprattutto, fra boxe dilettantistica (o se preferite olimpica) e boxe professionistica corre una bella differenza. Anche viceversa dato che i professionisti incautamente ammessi all'ultimo istante alle Olimpiadi di Rio de Janeiro non hanno certo fatto una grande figura, uno su tutti il francese Hassan N'Dam N'Jikam che da professionista aveva conquistato un titolo di sigla fra i pesi medi.
Il pugilato è bello anche perché riserva anche grandi sorprese. Può anche essere che Ramirez ora smentisca tutti e riparta alla grande verso chissà quali traguardi. Ma è più probabile il contrario, come è altrettanto probabile che Gonzalez, il suo vincitore, rimanga noto a qualcuno solo per questo risultato. Noi possiamo solo far notare che Ramirez prima di passare professionista era transitato per quel fallimentare ibrido che sono le World Series e che nei 16 incontri disputati aveva perso 2 volte negli ultimi 3 incontri, prima a Tashkent contro il mancino uzbeko Zoirov e poi a Maiquetia contro il venezuelano Finol. Sconfitte fuori casa in una competizione a squadre, d'accordo, ma forse qualche dubbio su di lui poteva già esserci.
