(Juan "Churritos" Hernandez e Daigo Higa prima del "fatale" peso)

Accompagnato dal suo manager Isaac Bustos, il 30enne ex-campione WBC dei pesi mosca, Juan Hernández, ha partecipato alla rubrica tetevisiva in "Martedì al Caffé" per parlare di quello che è successo lo scorso fine settimana in Giappone, dove non solo ha perso sorprendentemente per ko contro il nipponico Daigo Higa, ma anche sulla bilancia per 200 grammi di troppo. Il messicano, quasi vergognandosi dell’accaduto, ha chiesto pubblicamente scusa a tutti gli sportivi e si è detto unico responsabile della poco onorevole trasferta oltreoceano. Il suo allenatore, Isaac Bustos, ha aggiunto che le precarie condizioni fisiche del proprio pugile l’’hanno costretto a prendere la decisione di abbandonare il titolo direttamente sulla bilancia, perché la priorità era quella di salvaguardare la salute dell’atleta, dal momento che Hernandez avrebbe voluto perdere quegli ultimi 200 grammi, ma sarebbe stata a rischio la sua integrità fisica.

Molto deluso e duro nelle dichiarazioni il presidente del Wbc Mauricio Sulaimán: "Il pugile ha una grande responsabilità quando diventa campione mondiale, perché la cintura è il coronamento di un sogno, il frutto di anni di sforzi e dedizione, l’obiettivo a cui molti giovani tendono”.

Inoltre l’ha pubblicamente rimproverato perché invece di concentrarsi su questo impegno, se n’è andato a Cancun per sostenere il suo compagno di scuderia Tomas Rojas:“Sono profondamente rattristato e, come suo amico, lo invito a pensare che se si vuole essere un grande campione deve tornare alle origini; la boxe è uno sport di sacrificio, la dedizione e gli assicuro che avrà il mio pieno sostegno, a patto di vedere un suo totale cambiamento di atteggiamento".

Al termine del pubblico “atto di dolore”, Juan Martinez e il suo allenatore si sono impegnati a lavorare sodo per essere degni di meritare un'altra possibilità, ma tra i pesi mosca.