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Come si "bidona"Lenny Bottai e si fugge di nascosto da Livorno

Bottai con il sinistro dallalto
Una  folla di oltre 1500  persone ha lasciato la magica atmosfera della Fortezza Vecchia di Livorno con l’amaro in bocca. I presupposti erano quelli di uno spettacolo pugilistico  di qualità con un programma  creato dalla Spes Fortitude e Sergio  Cavallari  molto attraente  considerato che  il match event  era  incentrato sulla rivincita tra Lenny Bottai e il francese Jean Michel Amilcaro . Un tipo scorbutico  che aveva già vinto a Livorno  nell’ottobre del 2011. 
Invece  niente è andato per il verso giusto in questo match come dichiara il nostro  Luigi Ruffini ( Ex portiere di serie  C ,a Livorno, in vacanza ). 
-Mai vista una cosa del genere. Bottai aveva vinto   e messo al tappeto  un  francese  che  dal canto suo ha  fatto solo delle scorrettezze. Incredibilmente i giudici hanno regalato il verdetto ad Hamilcaro.  Veramente non so chi siano questi signori ma evidentemente guardavano da un’altra parte-

Ovviamente “Mangusta“ Bottai è   ancora frastornato  dalla soluzione a suo danno, ma riesce a fare il punto  della situazione. 

Lenny ma cosa è veramente successo ?
Penso che la spiegazione migliore, anche se ci tengo a precisare che sono sempre stato e sempre sarò perché il fattore casa conti relativamente e non pesantemente come accade in molti casi, in pratica è successo quello che poteva succedere forse se ero io che ero andato a combattere in Francia. Eravamo a Livorno, ma evidentemente quando metti un francese e due belgi, magari francofoni, e un solo italiano tra arbitro e giudici, succede quello che è successo. Combatti in casa ma sei in trasferta. Per me era un match importante in quanto rivincita, di perdere ci sta, ovviamente, ma non così...


Raccontaci dei due richiami (uno a testa) che  sono stati un momento non trascurabile del match

Con JMH (Jean Michel Hamilcaro) ho combattuto già, ed è il pugile che mi mette in difficoltà per un motivo chiarissimo: è confusionario. Un mio grosso limite è quello di gestire male la gente così, anche se entro certi limiti ci dovrebbe essere un arbitro, ma me ne faccio una colpa io per primo. Io al contrario seppur sto in battaglia sono molto riflessivo e ragionato, difficilmente commetto falli. lui spinge la testa in basso quando schivi, colpisce a martello e neppure con l'interno del guanto, spesso con l'avambraccio; inzucca con la testa. Insomma se non domato da chi arbitra è complicato stare vicino e lavorare, come volevo fare, anche perché fisicamente è prestante. Io piegavo il tronco verso la mia destra, fuori dalla sagoma, quindi in piena regola, lui quando andava a vuoto anziché riportare le mani in guardia mi ghigliottinava la testa e si buttava sopra di me. Ma il buon Decroos guardava solo me e richiamava solo me, alla fine mi ha regalato una detrazione di punti assurda.Quella di Hamilcaro era solo doverosa. Ciononostante dopo l'atterramento e la decima ripresa palesemente mia, nessuno pensava vi fossero problemi, lui ha sparato molti colpi sulle braccia, io no. Chiunque degli addetti presenti dava più o meno il cartellino di Zaccardi, ovvero 3 punti per me. I due giudici (un belga francofono tifoso del Mets ed un francese arrivato insieme agli avversari...) hanno dato inspiegabilmente un punto a lui. Ed ecco confezionata la torta.-Bottai vs Hamilcaro poester
Cavallari ha dichiarato  che farà di tutto per ottenere il terzo match, ma sarà presentato un ricorso alla IBF  visto che si combatteva per un titolo  ufficiale dell’Ente ?

C'era un supervisore (Roberto Rea). Uno che in conferenza alle domande dei giornalisti sulla questione di mettere due belgi e un francese ha dichiarato che il garante di tutto sarebbe stato lui. Ciò non è accaduto, adesso prima di parlare vorrei vedere chi e come si prende le responsabilità di quanto accaduto, altrimenti non capisco a cosa serve avere un supervisore. I "signori" sono usciti dalla porta di servizio, non si sono presentati alla rituale cena di fine serata e la mattina hanno chiamato un taxi alle 6 per andare all'aeroporto autonomamente evitando il nostro servizio navetta. Non nascondo che hanno rischiato il linciaggio, ma non perché ho perso, l'ultima volta ho perso per Tko, sempre in modo un po' controverso, ma ho fatto applaudire il mio avversario, come giusto che sia. Penso che loro stessi (giudici) abbiano pensato di aver fatto un blitz una volta tanto nel nostro paese. Evidentemente non contiamo granché... per il momento rifletto e vedo cosa succede. 
Non si tratta di ottenere il rematch, quello a prescindere, si tratta di non rendere valido un giudizio che tutti sanno che non va bene, lo ha ammesso Rea in prima persona ai giornalisti a fine serata. Prima debbono fare giustizia. Poi si torna anche sul ring. Ma così perde credibilità la boxe.
Il morto, come si dice è sulla bara. Mia moglie ha perfino confezionato un video e li ha citati sui social, pubblicandolo con la pagina della nostra palestra (link in basso) penso che non vi possono essere margini di interpretazione. Il problema rimane chi si prende le responsabilità delle cose una volta che sono appurati errori?
Spero che ci risponderà la IBF, perché si, era un titolo minore, ma alla fine i sacrifici sono gli stessi e i soldi che vanno alla sigla non sono quelli del monopoli. Spero che mi mettano presto in condizione di trovarmi di nuovo di fronte a JMH per sciogliere tutti questi nodi. Altrimenti mi domando che senso ha...
clicca sotto per vedere il video

https://www.youtube.com/watch?v=Za5zqfC3trw&feature=em-upload_owner

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