Lo storico Forum ospita un possibile “fight of the year”. In palio il WBC dei superpiuma

Di Matteo Biancareddu

Non servono capacità divinatorie per profetizzare che il match tra Miguel Berchelt e Takashi Miura, in programma sabato notte al Forum di Inglewood, California, e valevole per il titolo WBC detenuto dal primo, sarà una battaglia prodiga di emozioni per cuori forti. Lo suggerisce la semplice conoscenza dei due pugili, le cui caratteristiche tecniche e agonistiche non mancano mai di dare luogo a duelli altamente spettacolari, specie quando si combinino con quelle di avversari simili. E questo è per l’appunto ciò che accadrà sabato notte, quando i due guerrieri infiammeranno la già calda aria californiana con un combattimento palpitante, che onori degnamente la ricca storia del luogo dove il match si consumerà. Il Forum di Inglewood è stato, assieme all’altrettanto rinomato Caesars Palace di Las Vegas, il tempio della boxe statunitense a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quando i ring più prestigiosi erano calcati da campioni indimenticabili come Salvador Sanchez, Alexis Arguello e molti altri. Berchelt e Miura non sono fuoriclasse di quel calibro, ma possono comunque offrire uno spettacolo di altissimo livello agonistico e spettacolare.

Miguel Berchelt (31-1-0, 28 KO), messicano di venticinque anni, detiene il titolo WBC dei superpiuma da gennaio, quando l’ha strappato a sorpresa al connazionale Francisco Vargas. E’ stato un incontro intensissimo e cruento, come si conviene alle sfide tra pugili dall’anima genuinamente aggressiva; l’ha vinto Berchelt per due semplici ragioni: la maggiore integrità fisica e la detonante potenza. Quando due uomini si scontrano frontalmente, senza svicolare e senza preoccuparsi granché dei colpi altrui, accade spesso che vinca il più potente, a condizione che sia resistente e solido almeno quanto il rivale. E Berchelt è risultato esserlo anche di più, essendo più giovane di Vargas di ben sette anni e non avendo sulle spalle il pesante fardello di tante battaglie sostenute. Lo avrà tra pochi anni, se non limerà il suo stile garibaldino; come avrebbe dovuto fare appunto Vargas, invece di passare da una guerra a un’altra senza un attimo di tregua. A trentadue anni, “El Bandido” ha ancora cartucce da spendere, ma è indubbiamente un pugile segnato. Berchelt ha avuto la fortuna di affrontare Vargas al momento giusto, ma anche l’indiscutibile merito di averlo battuto: per quanto ammaccato dai match precedenti, l’allora campione WBC restava un pessimo cliente, come del resto ha lautamente dimostrato anche nella sfida con il giovane connazionale. Non c’è dubbio, insomma, che Berchelt sia uno degli uomini da battere nei superpiuma.

Proverà a farlo Takashi Miura (31-3-2, 24 KO), giapponese di trentatré anni. Miura ha in comune con il prossimo rivale un importante avversario, il già citato Vargas, affrontato dal nipponico un anno prima di Berchelt e con esiti opposti. Fu anche quella una battaglia all’ultimo sangue, che Vargas vinse per KO al nono round a costo di enormi patimenti, tra cui un atterramento subìto nella quarta ripresa. La sfida con Miura, assieme a quella – altrettanto dura – pareggiata sei mesi dopo con il connazionale Orlando Salido, lasciò depositate nel fisico e nell’animo di Vargas le scorie che sarebbero poi emerse nel match con Berchelt. Miura è a sua volta un pugile intaccato da molte battaglie, tra cui si distinguono quella persa nel 2011 con il connazionale Takashi Uchiyama, allora imbattuto e apparentemente imbattibile, e quella vinta ai punti sul messicano Sergio Thompson nel 2013, oltre alla già citata sconfitta con Vargas. E’ ragionevole pensare che anche Miura, come Vargas, sia nella china della carriera; ma non c’è motivo di supporre che non sia un avversario pericoloso per il rampante Berchelt, anche in virtù della sua comprovata potenza.

L’incontro sarà una battaglia senza preamboli o sovrastrutture, dove i due pugili gareggeranno in potenza e tenuta ai colpi. Parte favorito Berchelt, essendo superiore – almeno sulla carta – in entrambi i settori. Il suo destro, malgrado la meccanica discutibile, è di una violenza inusitata per la divisione dei superpiuma, mentre la sua capacità di assorbire i colpi altrui è garantita dalla giovane età e dall’integrità del suo fisico. Il sinistro di Miura, mancino, è a sua volta temibile, sebbene sembri meno pesante del destro di Berchelt. Inoltre, il nipponico sembra nella stagione invernale della carriera, quando il “sacro fuoco” inizia lentamente ad affievolirsi. Dopo tante battaglie cruente, l’entusiasmo e l’incoscienza nello scatenare scazzottate furibonde non possono restare invariati. Subentrano, però, altri fattori non meno importanti, come l’esperienza, la lucidità e la capacità di aspettare i momenti propizi. A queste risorse, Miura dovrà affidarsi per sconfessare il pronostico che vede favorito Berchelt.