Il kazako danneggiato da una giuria incompetente e influenzata
La boxe ha una innata tendenza a suicidarsi e immolarsi sull'altare della convenienza e del danaro, Chi scrive aveva storto il naso a vedere che per il cosiddetto match dell'anno si mette una giudice come Adelaide Byrd che ha rovinato tutto e dovrebbe essere cacciata da tutte le arene del mondo. E così registriamo l'ennesimo verdetto sbagliato e che match dell'anno è quello che finisce con un pari che danneggia senza alcun dubbio il pugile ospite? Perché, signori non prendiamoci in giro, Alvarez combatteva in casa sia perché l'organizzazione a Las Vegas era quella del suo manager e sia perché la T Mobile Arena era tutta piena di messicani che festeggiavano l'Independece Day. Pari e patta e tutti a casa felici e contenti? Neppure per sogno, perché il kazako Gennady Golovkin ha subìto un torto grande come una casa e siccome qui ci sarà una rivincita e passerà un altro anno come minimo, il kazako avrà allora 36 o più anni e perderà o lo faranno perdere a meno che non si combatta ad Astana.
Non è stato un match particolarmente esaltante, non uno di quelli che passeranno alla storia ma un ottimo match sì. Golovkin aveva iniziato imponendo il suo jab alla faccia di chi andava scrivendo che fosse un picchiatore e basta, suo era il centro del ring e Alvarez si limitava a qualche reazione assai veloce e a un certo lavoro al corpo. Certo erano riprese che si potevano assegnare all'uno o all'altro ma dal 4° round Golovkin si scioglieva e cominciava ad imporre il suo pugilato costringendo spesso Alvarez alle corde e colpendolo finalmente anche lui con colpi al corpo subito doppiati al volto soprattutto col destro ma era il suo jab a farla da padrone. Il match di Alvarez viveva di sporadiche reazioni e frequenti pause, dal canto suo Golovkin stava attento perché comunque le reazioni di Alvarez erano improvvise e in particolare il suo montante destro era un'arma potenzialmente pericolosa. Il 5° round era battaglia pura ma la netta impressione era che il divario di potenza fosse abbastanza evidente. In questo round secondo noi Golovkin costruiva il suo vantaggio, era lui a fare il match, era lui a vincere almeno 2 minuti su 3,era lui a prevalere nel terzo fatidico, e significativo, minuto.
Alvarez appariva spesso fermo sulle gambe pur abile sul tronco e veloce di braccia ma la sua attività era troppo scarsa in relazione a quella avversaria con persino un accenno di frustrazione quando colpiva Golovkin con un colpo dietro la schiena durante un clinch. Lo sapevano benissimo anche all'angolo di Alvarez che il loro uomo fosse indietro, mancavano 3 round quando lo informavano che era necessario vincerli tutti per cavare qualcosa da questo match. Canelo ci ha provato ma a nostro giudizio non li ha vinti tutti e tre, soprattutto il penultimo, ma chi voleva lasciarsi abbindolare aveva facile gioco nel vedere solamente l'inizio di un round a favore del messicano e non la sostanziosa risalita del kazako nella secoda metà del round.
Fa anche molta rabbia che un verdetto così assurdo finisca col sminuire ciò che i due pugili hanno fatto sul ring. Alvarez è stato bravo, ha messo colpi molto belli e dimostrato maturità tecnica, Golovkin è senza dubbio calato rispetto ai suoi anni migliori, ma è un grande pugile e un incassatore straordinario. Il verdetto ha visto quel vergognoso, pugilisticamente criminale, 118-110 della signora Byrd per Alvarez, lo sbagliatissimo pari di Dan Trella, 114-114, e il 115-113 di Dave Moretti per Golovkin, noi avevamo 116-112 per il pugile kazako.
Come non trovare dell'ironia oltre il rispetto quando Golovkin ha più o meno gridato dal microfono a fine match in inglese: "E il giorno dell'indipendenza messicana, viva il Messico" ? Ancora una volta ha perso la boxe.
