Nel match di Ekaterinburg
di Carlo Tartaglia
Non è stato un grande match quello che ad Ekaterinburg ha visto protagonisti Alexander ‘Sasha’ Povetkin (33-1, 23 KO) e Christian ‘Hammer’ Ciocan (22-5, 12 KO).
L’incontro, combattuto su ritmi molto lenti, si è chiuso con una netta affermazione per decisione unanime di Povetkin: 120-108, 120-107, 119-109.
Sin dal primo round, il pugile russo è apparso più propenso a fare il match mentre il suo avversario restava chiuso in difesa. Secondo e terzo round hanno visto Povetkin iniziare a caricare i colpi con Ciocan passivo e timoroso, le cui repliche arrivano lente e sporadiche.
Il rumeno è stato più volte redarguito dall’arbitro per le trattenute, l’uso del gomito per spingere indietro l’avversario e qualche mossa di wrestling decisamente fuori contesto.
Nelle riprese centrali, Povetkin ha cominciato con esperienza a lavorare al corpo per fiaccare Hammer e per provare ad aprire qualche varco nella guardia alta del rivale. E’ stato proprio il sinistro al fegato il colpo che Ciocan è sembrato gradire di meno e forse proprio quello che l’ha convinto definitivamente a rinunciare a vincere la sfida.
Nel settimo round, una gomitata è costata al pugile rumeno 1 punto di penalizzazione che in un match a senso unico ha fatto comunque ben poca differenza sul punteggio finale.
Col susseguirsi delle riprese, il co-sfidante Hammer è sembrato sempre più desideroso di sentire l’ultima campana mentre Povetkin scaricava le sue cannonate a due mani e provava senza successo ad accorciare la sfida.
Lo spettacolo non è stato dei più emozionanti perché c’era un solo pugile davvero deciso a combattere mentre il suo avversario cercava più che altro di restare in piedi e non prendere troppe botte.
Ad Hammer si può dare atto di aver assorbito bene i colpi di uno dei più forti picchiatori della sua categoria ma bisogna anche riconoscere che se questo rumeno lento e sgraziato ha fatto oggi da co-semifinalista mondiale, i pesi massimi sono ancora lontani dall’essere all’altezza delle altre divisioni di peso.
Non si può dar la colpa a Povetkin per l’incontro a tratti piuttosto noioso al quale abbiamo assistito perché il russo, seppur senza troppa fretta, ha provato fino alla fine a vincere per KO, facendo il suo match con disciplina e determinazione.
Il 38enne ‘Sasha’ avrà dunque la sua chance mondiale il prossimo anno o contro Anthony Joshua o contro Joseph Parker; i promoter di entrambi i campioni sembrano ben disposti a dargli quest’occasione, starà a lui non rovinare tutto facendosi pescare positivo al doping come già due volte gli è accaduto nel recente passato.
SOTTOCLOU
Nei match di contorno, il superwelter Magomed Kurbanov (13-0) ha battuto il coraggioso Akinori Watanabe per TKO all’ottava causato dall’intervento del medico; il superpiuma Evgeny Chuprakov (19-0) ha vinto ai punti contro Pablo Manuel Ojeda e il peso leggero Pavel Malikov ha portato il suo record a 13-0 con una split decision ai danni di Deiner Berrio.