Conta ancora o no l'efficacia dei colpi?
No. Non ci siamo. Un altro verdetto sbagliato marchia negativamente la stagione pugilistica e sovverte il senso della boxe a meno che non si voglia delegare a compuboxe la compilazione dei verdetti, ma così sembra di tornare ai tempi di quando all'oratorio tre calci d'angolo valevano un calcio di rigore. Per noi, e lo diciamo forte e chiaro, Shawn Porter non ha affatto battuto Danny Garcia sul ring del Barclays Center e notiamo che fra i giudici che hanno commesso il misfatto c'è la solita e impunita Adelaide Byrd. Peccato perché il match meritava ben altra conclusione ma si vede che ieri per New York era giornata maledetta visto quello che è successo a Flushing Meadows dove Serena Williams ha rubato la scena a chi l'ha meritatamente battuta.
Il match è iniziato con molta più pulizia e precisione da parte di Garcia, uno che sa mettere i pugni e che pensa ancora, evidentemente sbagliando, che è meglio uno al posto giusto che tre appoggiati qua e là. Certo si rischia di essere troppo severi con Porter ma la realtà è che quest'ultimo è entrato nel match con le proprie caratteristiche solo dal 4° round in poi. Porter è un pugile che a volte sembra una piovra per come ti assale e ti circonda di braccia roteanti, avesse più potenza sarebbe ancora più pericoloso ma questo è quello che è lui, uno che porta un numero impressionante di colpi, a segno o no che siano.
Garcia a volte lo ha subito a volte lo ha intelligentemente aspettato e contrato, ci sono stati momenti nei primissimi round in cui Garcia è andato a segno con colpi portati di prima intenzione e in quei momenti sembrava che Porter stesse combattendo il match sbagliato. Poi quando è entrato nel match tutto è salito di livello e senza un verdetto sbagliato saremmo a parlare di grande boxe e di grande intensità, ma con l'amaro che resta in bocca è davvero difficile farlo.
Intendiamoci, di scandali nella boxe ne abbiamo visti ben altri ed è altrettanto vero che molti round siano stati equilibrati ma sembra proprio che quelli più sul filo di lana dovessero andare tutti dalla stessa parte. Entrambi i pugili hanno lavorato parecchio al corpo e certamente si deve a questo lavoro se Garcia ha perso in parte la brillantezza iniziale ma non abbiamo dubbi che i colpi più puliti ed efficaci li abbia messi lui.
Verdetti di 116-112 e 115-113 due volte per Porter. Noi avevamo, ad essere stretti, 115-113 per Garcia.
Peccato.