L'arbitro ferma il match all'8° round
Una serie di ganci sinistri distanziati, poi uno che destabilizza decisamente Tony Bellew seguito da un diretto destro, un altro gancio sinistro e l'inglese è a terra. E' l'ottavo round e l'arbitro non completerà il conteggio: Oleksandr Usyk è ancora campione del mondo dei pesi massimi leggeri o cruiser che dir si voglia. Eppure non è stata una faccenda semplice per l'ucraino considerato uno dei migliori pugili del mondo tanto che l'inglese era a quel punto in vantaggio sul cartellino di due giudici mentre il terzo aveva un pareggio, sul nostro cartellino il vantaggio dell'inglese era di un punto. Eppure si capiva che la seconda parte del match avrebbe sorriso a Usyk che trovava sempre meno resistenza ed è finita come avevamo pronosticato in sede di presentazione. In realtà l'arma che ha deciso il match non è stata il sinistro del pugile ucraino ma il jab destro, un jab non solo insistente ma pure pesante e quando il quasi 36enne pugile di Liverpool, sostenuto in modo assordante dal pubblico della "nemica" Manchester, ha cominciato a sentire la fatica non è riuscito più ad evitarlo nè a mettere più pressione con il destro d'incontro che aveva tenuto in apprensione Usyk a lungo. A volte la boxe è una faccenda semplice, almeno dal punto di vista tattico. Si sa da secoli che l'arma migliore contro i mancini è il diretto destro d'incontro. Certo però che bisogna usarlo al momento giusto, con grandissimo tempismo se si ha davanti un campione come Usyk, cosa che Bellew è stato capace di fare per lunghi minuti dopo un avvio di studio.
Non è stata forse la migliore prestazione di Usyk ma si fa anche quello che l'avversario ti permette di fare e vincere prima del limite in quelle condizioni ambientali e agonistiche è segno di grande classe. Usyk ha preso più destri di quanto fosse lecito pensare ma il combattimento lo ha condotto lui, e a un passo tale che ha contribuito a fare la differenza oltre al già citato jab e a un sinistro che ha più peso del destro di Bellew. Pare ora che Usyk sia destinato al grande salto fra i pesi massimi, non sarà un salto facile contro uomini, i migliori intendiamo, più alti di lui e potenti. L'ucraino porterà in dote con sè la classe e la velocità, potrebbe non bastare per giungere al vertice. Bellew probabilmente penserà al ritiro ma certamente ha dimostrato di avere ancora qualcosa dentro e, forse, ritroverà la voglia di combattere dopo un congruo e adeguato periodo di riposo.