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Bordo Ring

Fermate Roy Jones jr, è in pericolo

royoutPer Roy Jones jr, sale vuote e rivali ridicoli. Ha bisogno di soldi, per questo rischia oltre il limite.

 

Roy Jones jr corre seri pericoli ogni volta che sale sul ring. Mi sono spaventato riguardando il match contro Denis Lebedev del 21 maggio scorso. La prima volta che l’avevo visto, avevo pregato perché la punizione non fosse più severa di quello che era già stata. Un ko devastante. Osservate il video dell’atterramento, dieci colpi consecutivi, due dei quali terribili. Jones a terra per qualche minuto, la moglie che trema e piange sul ring. Ma era tutto già scritto. L’ex campione del mondo, che è stato il miglior pugile pound for pound degli anni Novanta ed ha dominato la scena sino agli inizi del Duemila, al peso aveva segnato 90 chili. Quasi undici in più del match precedente, quasi 2,5 in più rispetto al mondiale dei massimi contro John Ruiz. Non ha più velocità di braccia, non ha più mobilità, non incassa più niente.

E poi, che tristezza vederlo combattere il 10 dicembre scorso all’Atlantic Civic Center davanti a meno di mille spettatori, senza televisioni nazionali a riprenderlo e con la pay per view offerta in saldo a 9,99 dollari. Un’arena indegna del campione che è stato. Lui dice, “Ho vinto e vado avanti”. Certo ha messo su un successo ai punti dopo tre sconfitte consecutive, due delle quali per ko. Ha ottenuto la prima vittoria dall’agosto 2009. Ma ha battuto il signor Max Alexander che negli ultimi sette match vanta un record di sei sconfitte e un pari. Uno che non saliva sul ring dal 3 ottobre 2009, ventisei mesi di inattività. Ci sarà pur stato un motivo. E neppure contro questa sorta di sparring partner, Jones è riuscito a fare qualcosa di accettabile.

L’inizio della fine è datato 15 maggio 2004, la notte in cui ha perso per kot contro Antonio Tarver. Poi sono arrivate altre due sconfitte di fila. E negli ultimi quattro match ha perso ancora tre volte. Dice di volere il titolo dei massimi leggeri, ma nelle uniche due occasioni in cui si è battuto al limite della categoria è stato messo knock out da Danny Green e Denis Lebedev. Adesso Roy Jones jr, l’uomo che ha vinto il mondiale in quattro differenti categorie di peso, fa la “spalla”. Aiuta gli altri a dare credibilità al loro record. E’ tutto decisamente molto triste.

La prestigiosa rivista Sports Illustrated sostiene lo faccia per soldi. Ricorda i due contratti con la televisione HBO: 60 milioni per sei anni e poi 20 milioni per tre match. Ma rammenta anche il fallimento della compagnia discografica, il furto da parte di un impiegato della sua azienda, le spese folli per l’entourage e i familiari, la difficoltà a gestire le operazioni immobiliari in Florida. E così, eccone un altro. Ha guadagnato cifre con cui vivere da re e si ritrova a dover combattere per sopravvivere. Attenzione, non è la boxe a rovinare gli uomini. Sono alcuni pugili a rovinare se stessi. Chi non è capace di fermarsi in tempo non rischia solo le finanze, ma corre anche il pericolo di avere pesanti problemi con la psiche e con la tutela delle proprie condizioni fisiche. Non sapere ritirarsi al momento giusto ha generato dipendenza dalla droga, dall’alcool, tendenze suicide. Oscar De La Hoya non è il solo ad avere pagato caro il conto. Parliamo di grandi campioni, non di mezze figure.

Roy era il padrone dello spettacolo, oggi si batte in arene con poche centinaia di spettatori. Era l’uomo che vendeva da solo milioni di contratti per la pay per view, ora non riesce a darli via neppure sottocosto. Parla di una sfida al titolo dei massimi leggeri, poi vuole un mondiale contro uno dei fratelli Klitschko.

Qualcuno lo fermi. La boxe è uno sport pericoloso. Il prossimo 16 gennaio Roy Jones jr compirà 43 anni. Ha moglie e tre figli. E continua a rischiare la vita. Qualcuno gli dica basta, lo facciano scendere dal ring per sempre. La HBO lo paga 250.000 dollari l’anno per fare il commentatore. Mestiere meno rischioso e decisamente più adatto a uno che negli ultimi tre anni non ha mai dimostrato di poter reggere il confronto con qualsiasi pugile di medio livello. Triste e pericoloso. Va fermato.

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