logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Boxe&Dintorni

I Mondiali di Amburgo danno i numeri..L'azzurro non vola più

 

 

Nazionale Amburgo

 

Zero medaglie

 Foto (Il team azzurro alla partenza per Amburgo)

 

di Gualtiero Becchetti

Avendo indegnamente praticato per anni l’Atletica Leggera e nello stesso tempo amato il Pugilato sin dai tempi della ragione, è con immensa tristezza che prendo atto della loro decadenza. Sino a ieri, entrambe tra le più generose portatrici di allori all’Italia e oggi condannate solo a sopravvivere. Poche ore fa, la minuscola platea che si è posta dinanzi allo schermo del computer per assistere ai Mondiali Aiba di Amburgo attraverso mille tribolazioni telematiche, ha forse percepito per la prima volta la netta sensazione che la bombola dell’ossigeno sia ormai alla fine. Almeno per l’Atletica Leggera c’è stata la diretta sulla Rai, tante voci di indimenticabili campioni (Mei, Cova, Fiona May, Sara Simeoni, Gibilisco…) che si sono levate per gridare rabbia e sconforto in occasione del “semi-funerale” ai recenti Campionati del Mondo di Londra…Per il Pugilato, no. Il silenzio e solo un umile collegamento streaming, come se per lui non ci fosse nemmeno un onorevole spazio per celebrarne il momento drammatico. Due righe tra le brevi di qualche giornale. E il nulla.

Mondiali di Doha 2015, Olimpiadi di Rio 2016, Mondiali di Amburgo 2017…Tre terremoti consecutivi negli unici appuntamenti di cui a qualcuno (ahimè, solo a qualcuno…) importa ancora. L’azzurro non vola più! Eppure milioni di euro sono stato investiti per inseguire almeno un podio. Una quantità enorme di denaro pubblico (…pubblico!) gettato al vento, mentre le associazioni dilettantistiche boccheggiano e i “veri” dilettanti salgono sul ring per 50 euro, rubando tempo allo studio, al lavoro, agli affetti. I nazionali della Boxe, come dell’ Atletica Leggera, indossano quasi tutti una divisa, sono profumatamente retribuiti per allenarsi e competere, godono di enormi privilegi rispetto agli “altri”. Certo che faticano e si sacrificano! Ma sono pagati per farlo a tempo pieno, quindi “hanno l’obbligo”, nei limiti del possibile, d’ottenere risultati altrimenti non si capisce (in caso di ripetuti insuccessi) per quali meriti debbano restare dove sono. Se così vanno le cose, forse anche la benemerita funzione dei gruppi militari va ripensata, perché probabilmente è ormai fuori dal tempo. 

Le rituali interviste della vigilia, gli annunci trionfalistici, i proclami ad alta voce, il sarcasmo condito d’arroganza di un “minuscolo” potere che ha fallito, diventano patetici alla luce delle sentenze che il ring e le piste d’atletica emettono. A Rio tutti ricordano ciò che accadde nelle convulse ore del “tonfo”…Pagarono solo il presidente Alberto Brasca e i tecnici Francesco Damiani e Lello Bergamasco. Ci fu chi si smarcò con un guizzo di cui neanche il Pelé dei tempi d’oro sarebbe stato capace e i dirigenti di ieri sono diventati quelli di oggi e probabilmente pregustano d’essere anche quelli di domani. Una verginità riconquistata in “due-e-due-quattro” e sancita da un congresso vinto con i brividi per una manciata di voti. Qualcuno pagherà anche stavolta e ci sarebbe da scommettere che sarà il solito “anello debole”, l’agnello sacrificale che conta poco o niente e che si butta nella spazzatura in queste occasioni. Poi, riacquistata l’ennesima verginità, la dirigenza ricomincerà di nuovo tra trionfalismi, chiacchiere e voli destinati a durare sino al momento in cui il ring non dirà la sua. Eppure, la Fpi non è mai stata forte come ora nell’ambito dell’Aiba (a sua volta stordita da ipotetici e disonorevoli scandali). Franco Falcinelli è vice-presidente mondiale dell’ente e presidente europeo; il presidente della Fpi, Vittorio Lai, ne occupa da anni posizioni di rilievo. Che si vuole di più? Se tutto crolla, inutile prendersela con il muratore e l’imbianchino. I responsabili stanno lassù e sono quelli che hanno fatto progetti senza capo né coda o non li hanno fatti per nulla; sono quelli che hanno promesso alla gente che li doveva eleggere cose che non hanno mantenuto; sono quelli che hanno scelto persone e professionalità sbagliate; sono quelli che nell’esaltazione della vittoria hanno chiuso la porta sul naso e con arroganza a chi poteva aiutarli. Inutile girarci intorno! La Costa Concordia andò a fondo non per colpa di chi era al timone, ma per colpa di chi dava gli ordini ed essere sulle poltrone più importanti implica l’assunzione della piena responsabilità. Alberto Brasca lo fece e il popolo della boxe lo salutò, per questo, con un commosso e interminabile applauso al Congresso di Assisi. Qualcuno dovrebbe meditare sulla sua lezione di signorilità e correttezza.

Ora il Pugilato dilettantistico è allo stremo, abbracciato a quello professionistico, e non servirà a nulla continuare a tenere la testa sotto la sabbia perché la realtà non concede sconti.

Aria fresca, aria nuova, facce e nomi diversi e la non facile “speranziella” di un miracolo ormai difficilissimo per chiunque. Fate voi…

Ed ecco la breve (purtroppo) sintesi dei Mondiali in corso e già il fatto che siano ancora in corso la dice lunga su una sintesi che testimonia un disastro figlio di altri disastri…

Componenti della Nazionale italiana:

49-SERRA FEDERICO CENTRO SPORTIVO ESERCITO

52-CAPPAI MANUEL GRUPPO SPORTIVO FF.OO.

56-DI SERIO RAFFAELE CENTRO SPORTIVO ESERCITO

69-MANGIACAPRE VINCENZO GRUPPO SPORTIVO FIAMME AZZURRE

75-CAVALLARO SALVATORE GRUPPO SPORTIVO FF.OO.

81-MANFREDONIA VALENTINO ASD PUGILISTICA DE NOVELLIS

+91-VIANELLO GUIDO CENTRO SPORTIVO CARABINIERI

Vittorio Lai Team Leader

Emanuele Renzini Capo Allenatore

Gianmaria Morelli Allenatore

Giovanni Cavallaro Allenatore

Fabrizio Cappai Allenatore

Ireneo Sturla Team Dottore

Marcello Giulietti Physio

Giovanni Russo Physio

Match disputati (non contemplato il wo): 12

Vinti: 5 (41,6%)

Persi: 7 (58,4%)

Risultati individuali:

Serra (1 sconfitta; eliminato ai Sedicesimi)

Cappai (2 vittorie, di cui 1 per wo; 1 sconfitta; eliminato ai Quarti)

Di Serio (1 vittoria; 1 sconfitta; eliminato agli Ottavi)

Mangiacapre (1 sconfitta; eliminato agli Ottavi)

Cavallaro (1 vittoria; 1 sconfitta; eliminato agli Ottavi)

Manfredonia (1 vittoria; 1 sconfitta; eliminato agli Ottavi)

Vianello (1 vittoria; 1 sconfitta; eliminato agli Ottavi)

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 835 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go