Da qualche tempo a questa parte non si fa altro che parlare di quello che è il super avvenimento degli ultimi anni, ossia della sfida del prossimo 2 maggio a Las Vegas tra i pesi welter Mayweather e Paquiao valido per un titolo mondiale che va ben al di là delle sigle. Per un attimo sembra di essere tornati ai tempi di Tyson .
Si parla di un giro complessivo di soldi incredibile che dovrebbe essere vicino ai trecento milioni di dollari (solo per le borse dei due pugili).
È un record assoluto, mai reaneppure avvicinato anche da quella che fino a qualche anno fa era considerata la categoria regina della boxe, ovviamente sto parlando dei pesi massimi.
Evidentemente le personalità opposte dei protagonisti hanno contribuito a far crescere a dismisura l’interesse nei confronti del match. Eppure i pronostici sembrano chiaramente a favore dell’americano tipico “bad boy” contro il buono e generoso Paquiao.
L’evento costruito dalla storica Top Rank di Bob Arum che è ancora un straordinario oltre che longevo uomo d’affari, sta polverizzando tutti i record a livello finanziario se è vero che per acquistare il match in pay par view ci vorranno quasi 100 dollari.
Sono convinto che un simile avvenimento serva molto anche al nostro movimento pugilistico per riavvicinare il grande pubblico a questa disciplina. Non sono sicuro se l’incontro in se stesso sarà all’altezza dell’attesa smodata . Mi sembra che Mayweather sia un pugile complessivamente di un livello superiore al suo avversario e credo che non dovrebbe avere grandi problemi a fare suo il match. Ma entrambi hanno superato i trentacinque anni e a quella età le sorprese potrebbero essere in agguato.
Sinceramente a livello tecnico non mi sembra il più grande match della storia della boxe, ma a questo punto sono molto curioso di vedere come andrà a finire.
Ignorate nei Paesi in cui il professionismo è ancora protagonista, non offrono un livello tecnico elevato. In Italia non interessano nè i media, nè la maggioranza degli appassionati. Eppure occupano spazi televisivi importanti. Perché?
Restando ai tempi recenti, penso che Holmes, il primo Tyson e Lewis gli siano stati superiori sul piano tecnico. Lui è sicuramente stato il più carismatico di sempre...
Giulio Rinaldi figura di prima grandezza nella storia dei mediomassimi italiani è il campione di febbraio di Boxeringweb
C'è qualcuno che non conosce Sandy Saddler ?
Rimediamo subito : Nato nel 1923 a Boston e' scomparso nel 2001. Disputò 162 match con144 vittorie 16 sconfitte due pari. Passò professionista nel 1944 e diventò campione mondiale dei piuma nel 1948 battendo Wllie Pep fino al 1949 nel 1950 fu campione dei leggeri jr per lo stato dell'Ohio, e nello stesso anno tornò campione dei piuma battendo nuovamente Pep(, al secolo Guglielmo Papaleo) .
Combattè da campione fino al 1956, anno in cui superò Flash Elorde in Ccalifornia . E' naturalmente entrato nella Hall Of fame.
Saddler fu un autentico re del Madison Square Garden del Polo Grounds e dello YHankee Stadium. Era molto amico di Livio Minelli di Rosi e Scortichini e di altri pugili italiani che si allenavano con lui alla Tremont Gym nel Bronx sotto la guida del maestro Carmine Tarantino :
- Sandy come furono le battaglie con Willie Pep?
- Non furono battaglie ma delle guerre. Di quei tre match due li ho vinti ma non posso dimenticare che l'italiano picchiava duro.Non aveva paura di niente nemmeno di prenderle . Contro di lui non potevi mai sapere se avresti finito il match sano. Naturalmente con Willie sono rimasto molto amico e quando lui è diventato arbitro siamo usciti spesso insieme. Ridevo da matti quando parlava in italiano. Io non capivo niente ma la cosa mi divertiva. Una parola in italiano la conosco, però, perfettamente . Spaghetti ! Li mangerei ogni giorno .
Ti piace Cassius Clay?
- No comment. Il ragazzo parla troppo
Chi è stato il piuma più forte della tua epoca ?
- Creo che io e Pep siamo stati molto bravi. Io sono però arrivato come età dopo di lui. Ho comunque avuto modo di apprezzare la boxe di Famechon di Percy Basset, Fred Galiana poi Hogan Bassey. Di italiani ho visto combattere Enesto Formenti era molto buono.
E' vero che il tuo amico Pep ne ha combinate di tutti i colori e hai pagato una volta la cauzione per farlo uscire dalla guardina ?
- Non lo ammetterò mai. Diciamo che quando ho potuto l'ho aiutato volentieri. Giocava forte e beveva spesso ma aveva un grande cuore . Non voglio parlare dei suoi problemi
Quale è stato il pugile più bravo di tutti i tempi ?
- Non ho dubbi. Ray Sugar Robinson. Ma non dico questo perchè ha la pelle scura come me ma perchè ogni volta che lo andavi a vedere lo spettacolo era assicurato e parlo di boxe non di altro....
Il tuo hobby preferito ?
La pesca. Quando è il momento trascuro persino di vedere la boxe in Tv.
L'intervista è stata realizzata veramente da Liman nel marzo del 1965 quando Saddler si era ritirato già da nove anni
Pugile di talento, personaggio istrionico, padre di due campioni. Vinse l'europeo in un'epoca in cui conquistare quel titolo voleva dire tantissimo...
Cinquanta anni fa a metà del mese di gennaio i veri intenditori di boxe italiani, specialmente a Roma e a Milano cercavano avidamente notizie che riguardavano Lazlo Papp.
Nato a Budapest nel 1926 Papp fu un formidabile campione ai massimi livelli mondiali che aveva avuto la sfortuna di nascere oltre cortina e di venire continuamente osteggiato dal regime vigente che lo riteneva non un vero socialista e quindi un elemento da seguire con attenzione.
Nel 1952 un quotidiano francese scrisse che Lazlo era sospettato di spionaggio. Naturalmente nulla venne alla luce ,ma era incomprensibile ,anche allora , che un vincitore di tre Olimpiadi: a Londra nel 1948 nei medi, a Helsinki nel 1952 nei welter pesanti nel 1956 a Melbourne sempre nella stessa categoria , dominatore di due campionati d'Europa a Oslo nel 1949 e nel 1951 a Milano con più di 300 vittorie conseguite venisse fortemente ostacolato nella sua carriera professionistica.
L'Equipe scrisse all'inizio del 1957 che la scelta di Papp di rinunciare alle Olimpidi di Roma per passare professionista avrebbe scatenato su di lui la vendetta della polizia segreta magiara e così ,probabilmente, è stato.
Il mancino Papp fu costretto ad allenarsi in Austria perchè il professionismo in Ungheria non era consentito e le piazze su cui si esibi' nella prima parte della carriera furono in Germania, in Austria e in Francia. . Nel 1960 pareggiò con Garbelli a Milano poi conquistò il titolo europeo professionisti contro Christensen nel 1962, lo difese tre volte prima di arrivare al gennaio di 50 anni fa , il 1964, data della nostra storia,.
A Gennaio Papp ricevette una visita della polizia segreta magiara (mentre si allenava in Austria) che praticamente gli suggeriva nel caso di una vittoria con il già noto Christensen ( Il match si fece in luglio) di rititarsi e smettere con il professionismo perchè rischiava la sua residenza in Ungheria .
Papp non senti' ragioni. Vinse con Christensen poi contro l'irlandese Mick Leahy nel marzo del 1965 . Ai primi di novembre del 1965 inizio' a trattare ,grazie ad un intermediario inglese, con il campione del mondo dei medi Dick Tiger per una sfida negli States .Dopo qualche settimana la notizia aveva iniziato a circolare sui giornali e Papp ancora una volta ricevette una visita . In questo caso da un membro del partito socialista che gli consegnò una lettera.
Il governo gli ordinava di rinunciare a qualsiasi tentativo mondiale perchè il professionismo nuoceva fortemente all'immagine dello sport nazionale rigorosamente di stampo dilettantistico.
Papp chiuse lì la sua carriera da prof .con 27 vittorie (15 per ko)0 sconfitte e due pari. Ancora oggi qualche intenditore , ricordando Papp , dice " Cosa si sono persi......"
Negli anni Papp fu riabilitato ed entrò anche nei ranghi tecnici della nazionale magiara .E' morto nella sua Budapest nel 2003.
Bruno Arcari oggi compie 73 anni