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Storie di Boxe

Bronzo a Tokyo ’64 Che sfide con Canè l’europeo con Bugner

Tokyo

Pugile tosto, coraggioso. L'Olimpiade in Giappone il ricordo più bello. Ha regalato emozioni ed entusiasmo

 

di Flavio Dell'Amore

Giuseppe Ros, chiamato familiarmente Bepi, é per molti anni il contraltare di Dante Canè, il suo predecessore sul trono nazionale dei massimi.

La loro rivalità risale ai tempi del dilettantismo quando il trevigiano viene preferito al bolognese per l’Olimpiade di Tokyo 1964 dove conquista la medaglia di bronzo.

Nato a Santa Maria del Piave, in provincia di Treviso, il 22 settembre del 1942, Giuseppe  si costruisce con grinta e coraggio una carriera dilettantistica di prim’ordine. Dopo aver vinto due volte il titolo regionale, nel 1963 entra in nazionale e disputa tre match vittoriosi. 

Il primo risultato di  prestigio lo centra ai Mondiali militari di  Francoforte nel ’63. Batte il temutissimo americano Carr e in finale supera il tedesco Purner per ko.

Nel 1964, entrato nei ranghi della squadra militare, si consacra elemento di primo piano nei massimi. Vince nuovamente i campionati del mondo a Tunisi dove batte in finale ancora Purner, sempre per ko. Conquista il titolo italiano assoluto al Palasport di Roma mettendo ko in finale il pisano  Lorenzi. 

Il Razza Piave inizia davvero a farsi largo, ma nel quadrangolare di Rimini (torneo nato per scegliere gli azzurri da mandare all’Olimpiade di Tokyo) viene sconfitto da Canè in un match in cui il jab del bolognese si dimostra un’autentica dannazione per il Bepi.

A fine settembre la “bomba”. I responsabili della nazionale Natalino Rea e Armando Poggi lasciano Canè a Bologna e portano Ros in Giappone. Scoppia il finimondo.

Il Razza Piave porta a termine un ottimo torneo, conquistando il bronzo dopo avere perso di poco contro il tedesco Huber in semifinale.

Al  passaggio tra i professionisti dimostra subito di essere a suo agio e mette in fila una serie di quattordici vittorie, di cui dieci prima del limite.

A questo punto qualcosa si inceppa nel meccanismo psico-fisico e arrivano alcune sconfitte di troppo, anche se subito contro pugili forti come Carl Gizzi, Jurgen Blin e Rocky Campbell. Queste battute d’arresto gli fanno addirittura meditare il ritiro.

roscane

L’avvento di Canè ai massimi onori nazionali gli dà la scossa per ritrovare le giuste motivazioni e ottenere la rivalsa sul rivale di sempre.

A Bologna, nel maggio ’70, solo il maestro Girardello e il manager Sconcerti sono  convinti che Ros possa battere Canè, cosa che invece puntualmente accade.  

Il bolognese, più alto del Bepi, nelle prime riprese accumula un buon vantaggio grazie al sapiente uso del jab sinistro. Ma con il passare dei round Ros passa sempre più spesso sotto le lunghe leve del pugile di casa bombardandolo con serie di ganci corti e maligni.

Canè all’ottavo round inizia a manifestare segni di scoramento.

Ros non si accontenta, aumenta addirittura il ritmo degli attacchi nella nona e decima ripresa.

Nell’undicesima, l’epilogo.

Canè crolla al tappeto e non riesce a rialzarsi prima dell’out. Ros è campione italiano.

Detiene il tricolore solo per sei mesi. L’emergente Piermario Baruzzi lo supera di misura a Torino e gli toglie il titolo.

A Bologna, il 23 Maggio 1971, Bepi Ros si riprende la corona italiana al termine di un confronto altamente drammatico.

Baruzzi, tradito dal temperamento, accetta gli scambi ravvicinati dove i colpi incessanti di Ros alla lunga risultano pesantissimi per l’intensità con cui vengono portati.

Il bresciano le prova tutte: a colpire da lontano, da vicino, sopra e sotto. I risultati sono scarsi, tanto che è lui a finire al tappeto all’ottavo tempo. La rabbiosa reazione non approda a nulla. Ros, formidabile incassatore e preciso nel colpire, è nel suo momento migliore. Nell’ultima ripresa sembra in difficoltà, ma ha una violentissima reazione, piazza due corti sinistri e un perfetto destro alla mascella che fanno inginocchiare Baruzzi incapace di rialzarsi. È ko, a due secondi dalla fine del match.

Può Dante Canè rimanere in disparte?

La saga pugilistica tra i due rivali promette un altro grande capitolo.

Il 2 ottobre  si torna a Bologna e questa volta Canè mette in mostra un sinistro chirurgico  che  anticipa e costringe alla distanza Ros che finisce anche al tappeto pur solo per un attimo. Alla fine saranno quattro  punti di vantaggio per il  bolognese.

Bepi  vince e perde un paio di match e nel marzo del 1972  a Sirmione del Garda affronta   Armando Zanini  che nel frattempo ha tolto il titolo per squalifica a Canè.

La vittoria di Ros è nell’aria, ma Zanini fino al momento dell’abbandono si è comporta bene, tanto da accumulare un leggero vantaggio.

Il trevigiano possiede doti di fondo notevoli e alla settima ripresa colpisce l’avversario con due destri d’incontro che provocano l’effetto voluto. Il bresciano volta le spalle allo sfidante dirigendosi verso l’angolo. Giustificherà il gesto mostrando una ferita al labbro inferiore, pochi però resteranno convinti della motivazione. Ognuno ha la sua soglia di sopportazione al dolore, se si vogliono ottenere risultati importanti nel pugilato bisogna alzare l’asticella il più in alto possibile.

Si profila quindi un terzo confronto con l’avversario di sempre, quel Dante Canè che non sopporta l’idea di essere inferiore al rivale.

Il match è organizzato a casa del campione, nello stadio Comunale di Conegliano Veneto gremito fino all’inverosimile.

Il bolognese sbaglia nuovamente tattica cercando il colpo risolutore, il furbo Ros sa come difendersi.

Ganci e montanti in serie aprono la guardia del colosso di Bologna che subisce un primo atterramento alla sesta ripresa e un secondo conteggio all’undicesimo round. Non cade, ma viene sballottato per il ring riuscendo a terminare in piedi anche se nettamente battuto.

L’incessante attività di Bepi lo porta a concedere la rivincita a Baruzzi che con una serie di nove vittorie consecutive si è riproposto alla ribalta.

Il match si disputa a Roma e dura meno di quattro riprese per una profonda ferita che menoma il bresciano.

giornaleBugner

Dopo questo combattimento il campione abbandona il titolo per tentare l’avventura in campo europeo.

Il detentore della corona è l’ungherese di nazionalità britannica Joe Bugner, un atleta notevole sia dal punto di vista fisico che tecnico. Gode i favori del pronostico. Alla Albert Hall di Londra l’italiano è accolto da sorrisi ironici tanto stridente è il confronto tra la sua conformazione fisica e quella dello statuario campione d’Europa. Ma alla fine gli applausi sono tutti per lui che scende dal ring a testa alta. Ha perso, ma il più provato è il vincitore che ha dovuto subire la proverbiale incessante attività del brevilineo pugile vero Razza Piave, capace di farlo indietreggiare con colpi precisi ed efficaci.

bug

L’anno successivo il trevigiano si rivolge di nuovo al titolo italiano in possesso dell’eterno rivale Cané.

Il quinto confronto fra i due acerrimi rivali si svolge a Conegliano Veneto, dinnanzi ad una folla imponente. 

Il match, drammatico e stupendo, finisce in parità dopo che in un primo momento, erroneamente, viene annunciata la vittoria del pugile di casa. Due giudici avevano il pareggio, il terzo la vittoria di Ros per due punti.

La stella di Bepi comincia a tramontare.

Fallisce l’assalto a Lorenzo Zanon, che nel frattempo si è issato ai vertici nazionali. Dedica  l’ultimo scorcio di attività a lucrosi combattimenti all’estero dal risultato scontato, ma tra questi spicca la vittoria a Madrid su Josè Manuel Urtain, futuro campione d’Europa.

Un ultimo assalto al rivale di sempre Dante Canè, che a trentasei anni si è ripreso il titolo italiano per la terza volta, lo vede soccombere abbastanza nettamente. L’emergente Alfio Righetti battendolo alla fine del ‘76 a Milano, lo spinge al definitivo ritiro dopo più di dieci anni di dure battaglie.

Rimarrà nella storia del pugilato italiano come esempio di ferrea volontà e tenacia .

Mike Schutte vs Bepi Ros 1976

 

GIUSEPPE ROS detto BEPI

Nato a Santa Maria del Piave

Il 22 settembre 1942

Categoria: pesi massimi

Altezza: 1.79

Debutto: 6 marzo 1965, + 6 Giancarlo Bacchini

Ultimo match: 17 dicembre 1975, - 8 Alfio Righetti

Da dilettante: bronzo all’Olimpiade di Tokyo 1974, due volte campione del mondo militari

Da professionista: campione italiano, sfidante al titolo europeo.

RECORD

60 incontri

42 vittorie

25 prima del limite

16 sconfitte

2 pari

s l225

1965

Treviso

06-03

Giancarlo  Bacchini

v.p.

  6

Genova

03-04

René Goubelle

v.kot

  1

Roma

23-04

Giancarlo Bacchini

v.p

  6

Frosinone

29-05

Manfred Ackers

v.gs

  5

Dueville

30-07

Henry Ferjules

v.ko

  1

San Donà di Piave

21-08

Manfred Ackers

v.kot

  2

Mestre

11-09

Roberto Bracco

v.gs

  3

Roma

15-10

Dave  Ould

v.ko

  3

Milano

05-11

Valery  Mahau

v.ko

  3

Roma

03-12

Ron Redrup

v.sq

  7

1966

Milano

30-01

Josè  Manzur

v.p

Treviso

19-02

Franco Badalassi

v.p

Conegliano Veneto

23-07

André  Wins

v.kot

  4

Verona

18-09

Roy  Enifer

v.ko

Londra

10-10

Billy  Gray

p.p

  8

Roma

02-12

Pietro Besi

v.abb

  2

Roma

23-12

José  Manzur

v.im

  7

1967

Londra

17-04

Carl  Gizzi

p.p

 10

Treviso

28-06

José M. Echevarria

v.p

  8

Senigallia

12-08

Ermanno Festorazzi

v.ko

  7

Treviso

14-10

Carl  Gizzi

p.p

 10

Colonia

15-12

Jurgen  Blin

p.p

  8

1968

Grisignano

11-09

Rocky Campbell

p.p

  8

1969

Treviso

02-10

Bernard Lembke

v.p

  8

1970

Treviso

21-02

Peter  Schulze

v.im

  8

Bologna

15-05

Dante  Cané

v.ko

 11

(C.Italia pesi  massimi )

Castelfranco Veneto

26-06

Willie  Moore

v.p

 10

Conegliano Veneto

31-07

Ferenc Cristofcack

v.kot

  4

Udine

14-10

Getulio  Bueno

v.p

 10

Torino

18-11

Piermario Baruzzi

p.p

 12

(C.Italia pesi  massimi)

Castelfranco Veneto

26-12

Ireno Werleman

v.ko

  1

1971

Roma

06-03

Oliie  Wilson

v.p

Bologna

23-04

Piermario Baruzzi

v.kot

12

( C.Italia pesi massimi )

Conegliano Veneto

10-07

Danny  Machado

v.kot

  3

Conegliano Veneto

04-09

Wendell Joseph

v.p

Bologna

02-10

Dante  Cané

p.p

 12

(C.Italia pesi  massimi )

Torino

26-11

René  Kinsey

v.kot

  2

Zurigo

26-12

Mac  Foster

p.kot

  8

1972

Sirmione

18-03

Armando Zanini

v.abb

  7

(C.Italia pesi  massimi)

Schio

29-04

Vasco Faustinho

v.p

 10

Conegliano Veneto

08-07

Dante  Cané

v.p

 12

(C.Italia pesi massimi)

Pordenone

30-09

Arthur McSwindell

v.abb

  6

Roma

26-12

Piermario Baruzzi

v.im

  4

1973

Udine

07-04

Mongol  Ortiz

v.p

 10

Reggio Emilia

25-05

Miguel  Angel Paez

v.p

  8

Londra

02-10

Joe  Bugner

p.p

 15

(C.Europa pesi massimi)

Bologna

26-12

Vasco Faustinho

pari

 10

1974

Udine

01-03

Reco  Brooks

v.ko

  5

Treviso

19-04

Charlie Polite

v.p

 10

Conegliano Veneto

26-07

Dante  Cané

pari

 12

(C.Italia pesi  massimi )

Pordenone

21-09

Mongol  Ortiz

v.p

  8

Treviso

13-12

Mongol  Ortiz

v.gs

  5

1975

Berlino

18-03

Bernd  August

p.p  

  8

Milano

26-05

Lorenzo  Zanon

p.p

 12

(C.Italia pesi  massimi)

Oslo

25-09

Rudy   Bijorn

p.p

  8

Madrid

05-12

José Manuel Urtain

v.p

  8

1976

Madrid

02-04

Alfredo Evangelista

p.p

  8

Durban

10-07

Mike  Schutte

p.p

 10

Reggio Emilia

30-09

Dante  Cané

p.p

 12

(C.Italiano mass.)

Milano

17-12

Alfio Righetti

p.p

  8

 

 

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