Il 23enne mancino di Sassari avverte tutta l’ importanza di rappresentare domani sera il pugilato sardo e una stirpe di campioni che dura dal 1945 quando l'argento di Berlino 1936 Gavino Matta conquistò il primo titolo italiano proprio nella sua città .
Cristian Zara (7.0) è arrivato al professionismo nel 2019 con alle spalle l'esperienza di una brillante carriera dilettantistica, ma il professionismo è un'altro mondo e salirà sul ring in piazza dei 45 a Stintino contro un campione che ha sempre ammirato, come Vincenzo Picardi.
"Non nascondo l’emozione . Combattere davanti alla mia gente e per un titolo così importante è un sogno che mi porto dietro da tempo. Speravo che questa sfida avvenisse nella mia città ma non importa, sarà per la prossima volta. Sapendo di affrontare un autentico campione ,che ho ammirato tanto nella sua carriera ,mi sono allenato con il massimo impegno . Il mio maestro Maurizio Muretti non ha trascurato niente per portarmi a Stintino nelle migliori condizioni".
Picardi è un guerriero provetto e tu gli opponi il giovane fisico , la resistenza e la tua boxe a distanza che tipo di match ti aspetti ?
-Io credo che ogni match abbia la sua storia. La mia tattica la deciderò sul ring dopo che avrò visto come si muove Vincenzo . E’ logico che cercherò di non farlo avvicinare troppo ma sono pronto a qualsiasi situazione.
Ho l'adrenalina a mille e penso che le mie capacità reattive saliranno al massimo se vedrò, come è molto probabile, che in piazza dei 45 ci saranno un migliaio di spettatori.
Mi rendo conto che è l’occasione è di quelle imperdibili ma non voglio strafare : ascolterò il mio angolo e valuterò il da farsi con la massima grinta ma anche con il cervello. Voglio ringraziare il promoter Mario Loreni per averci dato questa occasione. Vedrò di non sprecarla.