Joe Gillis: Mi ricordo di voi, siete Norma Desmond, eravate grande!
Norma Desmond: Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo
(Viale del tramonto, 1950)
Il Consiglio Direttivo dell’International Boxing Association ha votato a favore della mozione che annulla la sua precedente decisione e consente così ai pugili di Russia e Bielorussia di competere in tutti gli eventi IBA. Il dispositivo ha effetto immediato.
“L'IBA crede fermamente che la politica non dovrebbe avere alcuna influenza sullo sport. A tutti gli atleti dovrebbero essere concesse uguali condizioni” è scritto nel comunicato stampa. L’IBA ha deciso anche il ritorno alle manifestazioni, nelle loro vesti ufficiali, per dirigenti e tecnici di Russia e Bielorussia. Negli eventi le due nazioni potranno sfilare con la bandiera del proprio Paese e suonare gli inni nazionali.
Il 28 febbraio scorso, in un comunicato ufficiale il Comitato Olimpico Internazionale ha scritto: “Al fine di proteggere l'integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, l'Executive Board del CIO raccomanda che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali".
In un'altra parte di quel comunicato, ha precisato: “L'attuale guerra in Ucraina pone il Movimento Olimpico di fronte a un dilemma. Mentre gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia potrebbero continuare a partecipare a eventi sportivi, a molti atleti ucraini è impedito farlo a causa dell'attacco al loro Paese".
Il 25 settembre scorso l'IBA ha deciso di respingere la decisione del TAS di Losanna. Il Tribunale Arbitrale dello Sport le chiedeva di tenere nuove elezioni per la presidenza. L'Associazione ha tenuto un Congresso a Yeveran, in Armenia, ma l'unica votazione che c'è stata ha portato alla decisione di non votare per la nuova presidenza. Il russo Umar Kremlev è stato così confermato.
Il 22 maggio 2019 il CIO sospende l'AIBA (questo, all'epoca, era l'acronimo dell'Associazione) e assegna a una task force esterna l'organizzazione del torneo olimpico di Tokyo 2020.
Nel 2022 il CIO toglie all’Associazione del dilettantismo mondiale la gestione di Parigi 2024, sia per quanto riguarda le qualificazioni che per il torneo.
Sempre il CIO, esclude la boxe dal programma dei Giochi di Los Angeles 2028.
In questi giorni il Comitato Olimpico Internazionale sta esaminando i dossier di una lista ristretta di sport (in tutto nove) che potrebbero essere inseriti nei Giochi californiani. Si tratta di: motori (il riferimento è per il karting, escluse Formula 1 e Moto), cricket, karate, baseball e softball, lacrosse, breaking (break dance), kickboxing, squash, Football Americano (nel senso di Flag Football: uno sport di squadra molto simile al football americano del quale utilizza la stessa palla. La differenza rilevante è determinata dall’assenza del contatto fisico in quanto l’avversario non viene fermato tramite il placcaggio, bensì prendendo una bandierina, flag appunto, che è attaccata alla cintura, determinando così l’interruzione dell’azione).
Confermata la lista degli sport finora ammessi.
Sport acquatici, Tiro con l’arco, Atletica leggera, Badminton, Pallacanestro, Canoa, Ciclismo, Sport equestri, Scherma, Golf, Ginnastica, Pallamano, Hockey su prato, Judo
Canottaggio, Rugby, Vela, Tiro, Skateboard, Calcio, Arrampicata, Surf, Taekwondo, Tennis, Tennistavolo, Triathlon, Pallavolo, Lotta.
Fuori, al momento, pugilato, pesi e pentathlon moderno.
La scelta finale dovrebbe essere fatta nei primi mesi del prossimo anno.
Il CIO si è detto “estremamente preoccupato" della situazione della boxe.
