“Ringhio” tenta per la prima volta in carriera la sfida al titolo italiano dei welter. Gaetano Guttà(9.3.1) nato a Catania , classe 1987, professionista dal 2012 e un fighter impavido . Affronta ogni match come se fosse un titolo mondiale. C’è ritmo nelle sue azioni, e quella pioggia di colpi che lancia sull’avversario sembra inesauribile .
Nel suo palmares figura qualche insuccesso perché Gaetano non è invincibile ma difficilmente quando sale sul ring non distilla tutto il suo coraggio e le sue risorse.
Venerdì sera al PalaGeorge di Montichiari nella riunione proposta dalla boxe Loreni sfida il campione in carica l’imbattuto Dario Morello uno dei giovani emergenti del pugilato nazionale . Guttà che combatte con i colori del team Cavallari- Ventura lavora alla Mediaworld di Siracusa e il resto del suo tempo lo dedica alla boxe e alla famiglia . Nel 2016 ha combattuto due volte ottenendo due successi ed è arrivato alla sfida con il campione perché lo sfidante ufficiale ha rinunciato al match .
Guttà si è allenato alla Siracusa Boxing Team sotto la guida del suo maestro Marco Acresti:
- Ho saputo in ottobre di questa possibilità e da allora ho iniziato una preparazione molto accurata e completa che mi ha regalato molto entusiasmo- Dichiara Gaetano- Da quando sono professionista non ho mai svolto allenamenti così intensi e di qualità. Importante è stato anche il contributo del maestro Gianmaria Leonardi, del preparatore atletico Adriano Di Grazia e del nutrizionista Luca Monteneri . Sono in peso da dieci giorni e questo la dice lunga sulle mia attuali condizioni di forma. Ho fatto buone sessioni di guanti con Giovanni D’antoni ma mi hanno spalancato le porte delle loro palestre la Martorana Sporting Club di Palermo e la Catania Ring di Librino. Non ho mai fatto i dieci round ,ma non avrò problemi venerdì sera -
Morello è un campione completo capace di esprimere un vario bagaglio di colpi come pensi di affrontarlo ?
- Ho molto rispetto per Morello che considero uno dei migliori a livello nazionale . Devo dire anche che i panni del non favorito mi calzano a pennello. Mi motiva tantissimo affrontare un campione come lui. Porterò sul ring la mia grinta il mio carattere e svilupperò il piano tattico che il mio maestro Acresti mi ha confezionato. Devo sottolineare che non sono mai stato così sereno . Salgo sul ring davanti ad un pubblico che tiferà totalmente per il mio avversario ma so anche di non aver niente da perdere e sono intenzionato a dare tutto me stesso –
In caso di vittoria a chi la dedicherai ?
- Per me vincere a Montichiari sarebbe raggiungere l’apice della carriera e le dediche sarebbero molte. A cominciare dalla splendida città di Siracusa che mi sta dando veramente molto e ai miei maestri Acresti e Leonardi. Anche i miei datori di lavoro mi hanno aiutato in termini tangibili ultimamente. Il mio primo pensiero sarà comunque per la mia meravigliosa famiglia : mia madre e mia sorella in particolare-