Moltissime polemiche, in Spagna, per la conclusione del match-derby di sabato notte ad Elche, valevole per il titolo europeo dei piuma, che ha permesso al detentore catalano Marc Vidal di mantenere la corona contro l’idolo di casa Kiko Martinez, con il verdetto di Pari Tecnico al 3° round, per una ferita all’arcata sopraccigliare destra, in seguito alla quale il campione non è stato in grado di continuare il combattimento.

Per andare alla lettura dei cartellini, infatti, il regolamento prevede che siano state completate almeno quattro riprese.

A fungere da “parafulmine” per quanto è accaduto dinanzi ai 2000 spettatori presenti al Pabellon Esperanza è purtroppo l’arbitro italiano Massimiliano Bianco. Su Espabox e Aebox, le due più importanti e autorevoli testate iberiche interinali e sulle pagine sportive di vari quotidiani non si fanno per niente “sconti” al nostro rappresentante.

I rappresentanti della “Maravilla Boxe” hanno dichiarato a Espabox: “L’arbitro ci ha detto che aveva indicato al tavolo della federazione la testata (di Martinez – ndr), però questo non é corretto, perché avrebbe dovuto fermare il combattimento e segnalarla ai giudici e agli angoli. Immaginiamo che egli abbia intuito che ci sia stata una testata, però non si vede…Invieremo all’Ebu il filmato del match perché noi riteniamo che al 50° secondo ci sia un colpo di Kiko che apre la ferita e l’arbitro non dice niente. La ferita sulla fronte (la seconda e successiva – ndr) è invece dovuta ad una testata…Speriamo che l’Ebu stabilisca la rivincita diretta e pensiamo che la decisine verrà presa durante la Convention (1/2 giugno a Belgrado…”.

Ancora più dettagliate le considerazioni di Aebox e anche più dure, nei riguardi di Massimiliano Bianco: “…Dopo avere scritto quello che ha visto e ha deciso il giovane direttore del combattimento Massimiliano Bianco, raccontiamo il numero di irregolarità tecniche commesse dall'arbitro…

In primo luogo, l'arbitro va al tavolo alla fine del primo round, indicando che il taglio di Marc Vidal è prodotto da un'involontaria collisione frontale. Primo errore, dato che il regolamento indica che al momento in cui si verifica l'incidente, l'arbitro deve fermare l'incontro, chiedere il “tempo” al cronometrista e comunicare l’azione involontaria al tavolo…Bianco non ferma l'incontro e non segue il protocollo semplicemente perché non ha visto la testata, ma alla fine della ripresa, Ricardo Sanchez Atocha (all’angolo di Vidal – ndr), marca come sempre la differenza e fa vedere a Massimiliano che c’è stato un colpo di testa, per cui l'arbitro informa il tavolo come abbiamo menzionato e da quel momento ha concesso a Marc, in caso di sospensione del combattimento a causa del taglio prima del quinto round, di ottenere il Pari Tecnico e mantenere il titolo di campione….Ricardo Atocha ha convinto l'arbitro, che è caduto nella trappola, quindi ha allertato il medico e gli ha chiesto di intervenire e ha fatto cadere anche lui nella trappola, facendo sì che il commissario di riunione, Leopoldo Bonias, così come l'arbitro stesso, l’abbiano allontanato per essere intervenuto senza il permesso del direttore del combattimento….L'EBU, ha mandato un giovane arbitro in un grande campionato europeo ed è stato dimostrato ancora una volta che per i grandi titoli bisogna designare gli arbitri esperti. Ora è il momento di annullare il torto e decretare un secondo combattimento che renda giustizia a Kiko, anche se probabilmente è fantascienza, dato che i mentori di Marc Vidal non vogliono sentire parlare di questa rivincita”.

Due brevissime considerazioni:

1)Esistono in rete filmati relativi alla prima ripresa del “tribolato” incontro, per cui ognuno può farsi un’idea di quanto accaduto, anche senza bisogno della stampa spagnola.

2)Massimiliano Bianco (il quale è anche medico, componente della “Commissione Medica Fpi”, della “Commissione Studi e Ricerche Fpi” e medico di ring),  non può essere sicuramente ritenuto troppo  inesperto per il compito assegnatogli, perché da oltre un decennio è regolarmente e frequentemente arbitro e giudice in decine di match internazionali “titolati”, compresi molti dell’Ebu.

Comunque, l’ente europeo ha una “grana” ulteriore da risolvere e alla fine solitamente il rimedio più semplice è anche il più efficace: rivincita!