Con una valigia piena di speranze e un morale alto è arrivato a Sofia, in Bulgaria, l'ex-campione italiano dei massimi leggeri Damian Bruzzese (19-5-0; 6 ko). Il pugile di Galliera, dopo la sconfitta imprevista e fastidiosa dello scorso novembre contro Krstin a Cento, aveva pensato seriamente di rititarsi ma alcuni amici e la moglie Francesca Maria, sua prima tifosa, l'hanno convinto a salire di nuovo la scaletta.
A Comacchio, in agosto, è tornato a vincere ed è arrivata l'offerta di Loreni per disputare il match valido per il vacante titolo dell'Unione Europea.
L'avversario, il 35enne Tervel Pulev (11-0-0; 10 ko) è temibile e Damian combatterà davanti a migliaia di tifosi, che faranno il tifo per i due fratelli Pulev, protagonisti del cartellone .
Durante la conferenza stampa, Tervel sembrava più robusto e più alto di Damian (Foto), ma quando lo stato d'animo è sereno e positivo nessun traguardo è irrangiungibile.
"Mi sento veramente bene-Conferma Bruzzese-Ho svolto un'ottima preparazione nella palestra del maestro Croce, a Ferrara. In particolare, ho raccolto segnali positivi dai test-match che ho vissuto a Bolton, in Ighilterra. Mi sono allenato nel Gym di Hughie Fury, anch'egli in partenza per Sofia. Mi hanno impegnato molto pari-peso locali e ho visto che il lavoro fatto e basato sulla velocità di gambe, sul ritmo e sul tempo è stato davvero soddisfacente-.
Avrai tutto contro: il pubblico, l'ambiente un avversario imbattuto che ha vinto per ko dieci match degli 11 disputati...
-Ho combattuto a Helsinky e Riga davanti a migliaia di persone che sostenevano i miei avversari, ma tutto ciò non ha mai intaccato il mio morale. Mi rendo conto che Pulev è un avversario tosto, bravo a tagliarti la strada e che cerca di spingerti verso l'angolo per poi scaricare i colpi, ma non mi sembra un fenomeno in fatto di velocità. Io so adattarmi bene alla boxe di chi mi sta di fronte. Probabilmente dovrò toccare e rapidamente uscire, per evitare le repliche del bulgaro, ma sono pronto a farlo-.
E' un'occasione di notevole importanza nella tua carriera, che volevi già chiudere l'anno scorso.
-E' vero. Dopo la sconfitta di Cento mi è crollato il mondo addosso. Sentivo che attorno a me non c'era più fiducia e ho pensato seriamente a dire basta con la boxe. Poi mia moglie, con pazienza, mi ha fatto ragionare,mi ha incoraggiato e sono tornato a combattere in agosto. Devo dire che quando Loreni mi ha proposto la trasferta ho accettato subito. Questa avventura mi piace, mi motiva. Sono certo che il mio maestro e indimenticabile padre putativo, Maurizio Zennoni, sarebbe stato d'accordo nell'accettarla. Sono sereno, indosserò la t shirt con il volto di Maurizio stampato. Io so che da lassù mi seguirà comunque e mi porterà fortuna. Sono determinato, ho fiducia nel mio angolo, dove ci saranno Croce e Guerzoni, e sono pronto per qualsiasi cosa Pulev farà sul ring-.