Il pugilato inglese piange la scomparsa di Bunny Sterling (35-18-4), ex campione europeo dei pesi medi, deceduto oggi, dopo aver perso la battaglia contro la demenza senile che l'aveva colpito quattro anni fa.

Giamaicano naturalizzato inglese, Sterling passerà alla storia per essere stato il primo pugile caraibico a conquistare il titolo britannico.

Bunny è stato un pugile professionista nel vero senso della parola, accettando ingaggi da ogni parte del mondo provenissero, senza mai fare problemi di peso e di avversario.

Dalla lettura del suo record si può osservare che Sterling ha affrontato i migliori pari peso del suo periodo, per la maggior parte delle volte in trasferta.

Di grande spessore i suoi successi su elementi del valore quali il danese Tom Bogs, il tedesco Rudiger Schmidtke, il cubano Luis Manuel Rodriguez, ex campione mondiale welter, e lo statunitense Tom Bethea, questi ultimi due avversari di Nino Benvenuti per il mondiale medi.

Un pareggio e una sconfitta invece nei suoi due confronti con l’aborigeno australiano Tony Mundine.

La più grande prestazione della sua carriera è senza dubbio quella del 1975 che gli valsa la conquista del titolo britannico della categoria battendo per kot alla ottava ripresa nientemeno che Maurice Hope, ex campione mondiale s.welter, vincitore dei nostri Vito Antuofermo e Rocky Mattioli.

La vittoria su Hope gli da la possibilità di combattere per la terza volta per il titolo europeo che conquista sul ring di Amburgo battendo per kot 13 Frank Reiche.

Nei precedenti tentativi era stato battuto da Jean Claude Bouttier nel 1971 a Parigi e da Elio Calcabrini nel 1973 a Sanremo.

Il suo regno ha però breve durata in quanto quattro mesi dopo la vittoria su Reiche, venne battuto a Milano da Angelo Jacopucci.

Nel suo record vi è anche una vittoria per ferita alla prima ripresa su Mario Almanzo sul ring della Royal Albert Hall di Kensington nel 1970.

Max