L'ucraino vuole ripartire verso un titolo

Che Sergey Derevyanchenko fosse un ottimo pugile lo si sapeva. Da dilettante ha fatto molto bene con i colori della sua Ucraina pur senza mai arrivare a un titolo importantissimo, poi in una lunga militanza nell'ibrido delle World Series, anche per la franchigia di Milano, ha perduto un solo incontro contro l'argentino Brian Castano che sta facendo benissimo anche fra i professionisti. Però forse non erano tanti a credere potesse fare così bene contro il medio  newyorkese Daniel Jacobs, il prossimo sfidante di Canelo Alvarez, al punto da metterne in dubbio il verdetto ai punti. Lou Di Bella, l'ex dirigente della HBO diventato manager e organizzatore, crede molto in lui e ritiene che l'appuntamento con un titolo importante sia solo rimandato nonostante Derevyanchenko abbia ora 33 anni. Ed ecco che l'ucraino questa notte  risale sul ring nella bellissima città che si chiama Minneapolis, uno dei più rinomati centri di cultura e spettacolo degli interi Stati Uniti.

Derevyanchenko incontra Jack Culcay( Foto)  suo coetaneo tedesco ma nato in Ecuador che ai mondiali dilettanti AIBA di Milano 2009 vinse il titolo nella categoria dei pesi medi. I tedeschi si aspettavano da lui grandi cose da professionista ma le cose non sono andate così bene come si attendevano. E' pur vero che Culcay è stato campione ad interim fra i superwelter per la sigla WBA per quanto poco voglia dire, ma è altrettanto vero che nelle grandi occasioni, vedi contro Demetrius Andrade (che lo aveva già battuto da dilettante) o Macjai Sulecki. Culcay non sia stato all'altezza della situazione. Anche in precedenza aveva fatto rimarcare una notevole discontinuità di prestazioni.

Quello con Derevyanchenko è forse l'ultimo match che possa dare un indirizzo diverso alla carriera del pugile tedesco, un tecnico che sa fare ottima boxe ma che non possiede pugno pesante. Al contrario l'ucraino è uno che fa male oltre ad essere un ottimo pugile. Naturale che il pronostico penda tutto dalla sua parte.