Michel Soro. Ventinove anni, nato in Senegal ma oggi francese a tutti gli effetti. Residente a Villeurbanne, cioè nella periferia di Lione. Trenta vittorie (venti per ko), un pareggio (con lo statunitense Antoine Douglas nel 2014 a New York), una sola sconfitta (risalente al 2012, in Ucraina, contro Zaurbek Baysangurov per il titolo vacante Wbo). Oltre ad altre corone “minori”, già detentore di quella europea dei medi (vittoria per ko all’8^ ripresa su Blandamura, a Milano nel 2015) e attuale campione Intern.le Wba dei s.welter.
Una delle attuali “stelle” della boxe francese. Forse la più splendente. In concorrenza diretta con il connazionale Cedric Vitu, un’ipotetica sfida con il quale farebbe esplodere di gente qualsiasi palasport francese. Se si parla di questi due pugili negli ambienti degli sportivi transalpini, sembra quasi che le lancette dell’orologio precipitino all’indietro per noi italiani, facendoci rivivere, fatte le debite proporzioni, l’atmosfera dei tempi di Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi. Le testimonianze di totale amore verso l’uno o verso l’altro e le contemporanee parole di avversione nei confronti del “nemico” riportano all’epoca felice del pugilato, quando anche qui da noi volavano meno bottiglie sul ring, c’erano meno risse intorno e tra le sedici corde, ma la boxe apriva le prime pagine dei quotidiani e alla televisioni non si davano soldi perché concedessero la grazia di ospitarla.
Ebbene, mentre Cedric Vitu ha abbandonato l’europeo per lanciarsi all’inseguimenti di un titolo iridato, Michel Soro è un passo più avanti…Questa sera la notte di Evian-les-Bains, l’elegante località dell’Alta Savoia al confine con la Svizzera, mostrerà infatti per lui già i colori dell’iride, per quanto non ancora nella pienezza dello spendore. Nel locale Casino si batterà per la corona ad interim Wba dei superwelter, propedeutica a quella “vera”, contro il detentore del titolo, l’argentino Brian Carlos Castano (13-0-0; 10 ko), imbattuto 27enne di Isidro Casanova (Buenos Aires), in possesso di un colpo assai temibile e negli ultimi due anni assai attivo negli Stati Uniti. A parte Emmanuel De Jesus, il portoricano contro il quale ha conquistato la corona per ko alla 6^ ripresa del novembre scorso, non ha ancora affrontato avversari di alto livello.
Soro possiede molta più esperienza di lui e dalla California, dove da tempo si sta allenando, il suo nuovo tecnico Abel Sanchez manda segnali assai ottimistici, descrivendolo al top della forma, ma soprattutto ipotizzandone ulteriori e significativi miglioramenti. Il franco-senegalese è un atleta dotato di una serietà professionale quasi maniacale , di una volontà granitica, di un'incredibile capacità di stringere i denti negli allenamenti e sopra al ring. Attraverso una dedizione totale al pugilato riesce a scendere al limite dei superwelter attraverso sacrifici e fatiche assolute, non concedendosi alcuna trasgressione né debolezza. Insomma, Michel Soro è un pugile “vero” e forse riuscirà tra breve a diventare un campione senza “se” e senza “ma”, anche per i gli acerrimi “nemici” che stanno dalla parte di Vitu…
Possiede buona tecnica, grandi qualità atletiche in termini di velocità e resistenza, colpi che fanno molto male in entrambe le mani e un ottimo senso tattico per adattarsi alle necessità del momento. Castano (il cui nome rivela le origini italiane), rappresenta un’incognita, per altro temibile considerando che ha vinto quasi sempre per ko ed è presumibile che tenterà di conquistare il risultato clamoroso nella prima parte di un combattimento che è del tutto improbabile arrivi all’ultimo gong.
Soro sogna di scendere dal ring avendo nel mirino, per la successiva battaglia, Andrade, Lara o Jermell Charlo. Brian Carlos “Sugar Ray” Castano la stessa cosa…
Sarà un sfida d’altri tempi che infiammerà la platea. Beati i francesi!...
Il resto del programma:
Cruiser: Goulamirian-Williams
S.Medi: Diallo-Donfak
Welter: Ialimov-Kandelaki
