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Bordo Ring

Danny, triste knock out in una palestra vuota Ha bisogno di aiuto…

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Williams, 48 anni. Nel 2004 mette ko Tyson e perde il mondiale con Vitali Klitschko. Aperta una colletta per farlo smettere

 

Danny Williams ha 48 anni, ne compirà 49 il prossimo 13 luglio.
Qualche giorno fa ha perso per kot 3 contro Djuar El Scheich (15-0, 14 ko). Il match si è disputato a Colonia (Germania), all’interno di una palestra. Nessuno spettatore, presenti solo sei frequentatori dell’impianto che per curiosità hanno visto alcune fasi dell’incontro.
È la ventisettesima sconfitta dal 2006. Williams è pugile professionista da 27 anni, da almeno dieci il British Boxing Board of Control gli ha proibito di combattere in Gran Bretagna. Ritiene, giustamente, sia pericoloso per la sua salute.
Così lui ha preso la licenza nella Repubblica Ceca ed è diventato un vagabondo del ring. Un emigrante a caccia di ingaggi, un pugile con la valigia che per guadagnare si è battuto in tredici differenti Paesi: Germania, Spagna, Finlandia, Norvegia, Latvia, Russia, Romania, Emirati Arabi, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Austria, Kazhakistan.
Le immagini dei suoi incontri trasmettono paura e tristezza. 
Qualcuno dovrebbe fermarlo.
Durissima la reazione del promoter Lou Di Bella che ha postato un commento sul suo profilo Twitter.
Danny Williams continua a subire danni cerebrali, causati dall’insensibilità dei commercianti di sangue che operano nella boxe, match resi possibili da commissioni canaglia e regolamenti irresponsabili. Questo è il lato oscuro del nostro sport ed è fottutamente disgustoso”.

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I soldi sono finiti da tempo, niente lavoro. Così lui pensa che l’unica cosa che possa offrire sia il suo nome e il ricordo di un’impresa del passato. Ma di ricordi non si campa, serve moneta per andare avanti.
Di Bella è stato il primo donatore di una campagna a sostegno di Danny.
Un amico del pugile ha aperto due anni fa una sottoscrizione attraverso il sito gofundme.com. L’obiettivo era quello di raccogliere 100.000 sterline, tante quanti gliene sarebbero servite per ritirarsi definitivamente, creare un’attività lavorativa, dare sostentamento alle due figlie e pagare i loro studi. In una settimana ne sono state raccolte 710. Oggi sono tornato sul sito, dopo ventiquattro mesi siamo a quota 1.170 sterline. Decisamente lontani dall’obiettivo.
Il 30 luglio 2004 Danny Williams ha sconfitto per ko 4 Mike Tyson.
L’11 dicembre dello stesso anno ha disputato il mondiale massimi WBC contro Vitali Klitschko. È stata una mattanza. Quattro volte al tappeto, torturato dai colpi dell’ucraino, incapace di reagire, massacrato dalla quantità e dalla potenza dei pugni incassati, ha resistito fino all’ottava ripresa. Poi è crollato, sconfitto per ko 8. Quella notte è cominciata la discesa nel girone dei dannati.
Danny Williams non sorride più, porta in giro il suo faccione triste e spera che qualcuno arrivi a salvarlo.
Diciotto anni dopo la notte della gloria, l’uomo di Brixton sta ancora cercando un po’ di serenità.
Spero ci riesca, ma penso che sarà dannatamente difficile trovarla.

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