L'Aiba ufficializza il regolamento APB. Gestione calcistica: divisioni in serie, classifica, eliminatorie. Via a gennaio, 130 pugili nel Gruppo Mondiale...

L’Aiba non sembra preoccuparsi dalle numerose defezioni avute dai vincitori dell’ultima Olimpiade (Lomachenko, Joshua, nella foto, e Usyk su tutti). L’ex federazione mondiale dei dilettanti ha ufficializzato le sue regole per il professionismo del futuro, denominato APB, che dovrebbe scattare nel gennaio 2014.

La prima novità, rispetto al precedente abozzo di regolamento, è la maggiore facilità di accesso all’APB. Ogni pugile potrà parteciparvi, anche i professionisti. Niente restrizioni fondate sul numero di match disputati o su precedenti combattimenti con altri Enti. Ma una volta firmato, potranno gareggiare solo per questa associazione. Al primo incontro per altre sigle arriverà l’espulsione dall’Aiba.

Il pugilato professionistico targato Aiba prevede la partecipazione di quattro continenti (America, Europa, Asia, Africa. Esclusa dunque l’Oceania) ed è diviso in tre grandi categorie (Mondiale, Continentale, Nazionale) che hanno le stesse regole di base.

A livello mondiale saranno classificati 130 pugili, 12 per ogni categoria di peso più dieci campioni che, deduco ma posso sbagliarmi, inizialmente saranno decisi a tavolino.

Le categorie di peso saranno dunque dieci: minimosca (49 kg), mosca (52), gallo (56), leggeri (60), superleggeri (64), welter (69), medi (75), mediomassimi (81), massimi (91), supermassimi (+ 91). Rispetto al professionismo tradizionale ce ne sono otto in meno (paglia, supermosca, supergallo, piuma, superpiuma, superwelter, supermedi, massimi leggeri) e una in più (supermassimi).

Ogni categoria sarà divisa in tre gruppi (oltre al campione). Gr1: dall’1 al 4 della graduatoria, Gr2: dal 5 all’8, Gr3: dal 9 al 12.

I pugili del Gruppo 1 combatteranno per il titolo mondiale secondo questo schema.

Il primo della classifica affronterà il quarto, il secondo si batterà con il terzo.

I due vincitori si incontreranno nella finale A.

Il vincente sfiderà il campione. In caso di vittoria ne prenderà il posto, lo sconfitto diventerà il nuovo numero 1 della classifica.

Gli sconfitti del primo turno si batteranno in una finale B.

Il vincitore diventerà il nuovo numero 3 della classifica.

Mi fermo qui per quanto riguarda i movimenti delle graduatorie, ricordando che ci saranno retrocessioni (dal Gruppo Mondiale a quello Continentale, da quello Continentale a quello Nazionale) e promozioni. Sinceramente ho dei dubbi sul meccanismo che genera gli spostamenti in classifica. Dopo avere riletto un paio di volte il regolamento, mi è sembrato che non fosse chiaro il criterio con cui vengono assegnate alcune posizioni. Ma deve essere un mio problema.

Di sicuro c’è il fatto che il mondo del professionismo, quello nazionale e continentale, andranno avanti secondo il meccanismo di un torneo con tanto di Serie A, B e C per ogni categoria di peso.

Gli incontri senza coinvolgimento di titoli o di classifica saranno sui sei round, quelli per i titoli nazionali sui 10 come pure quelli continentali, sui 12 solo i mondiali. Guantoni da dieci once fino ai superleggeri, da 12 per le altre categorie. Età limite: dai 19 ai 40 anni.

Quelli dell’APB potranno partecipare a qualsiasi torneo riservato in passato ai dilettanti: WSB, Olimpiadi e campionati del mondo. E battersi allo stesso tempo per il mondiale dei professionisti.

Gli spazi pubblicitari sull’abbigliamento di gara (pantaloncini, accappatoio, scarpette) saranno equamente divisi tra pugile e Aiba. Gli sponsor dell’atleta dovranno far parte della lista Aiba.

Le borse per ogni match valevole per la classifica saranno così divise: 60% al vincitore, 40% allo sconfitto. Nelle sfide per il titolo il 70% andrà al campione, il 30% allo sfidante.

Per il settore nazionale, la composisizone di una categoria prevede la partecipazione di almeno cinque pugili.

Ogni match, anche a livello nazionale dovrà essere preventivamente approvato dall’Aiba.

Questo è tutto, per ora.