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Boxe&Dintorni

Dulorme vince chiaramente ai punti su Lundy

Inconcepibile un cartellino a favore di Lundy

 

Thomas Dulorme conserva il titolo nordamericano dei pesi superleggeri con una split decision ai danni di Henry Lundy in un match che il portoricano aveva secondo noi vinto meritando l'unanimità. Sulla distanza delle 10 riprese partire male può rendere la situazione irrimediabile ed è quello che è successo a Lundy che si è subito trovato sotto di due punti a causa di un atterramento. Il fatto è che il 24enne portoricano nato nella Guyana francese, pugile di piacevole impostazione classica, mobile e veloce, ha impostato bene il match sulla lunga distanza a lui più congeniale iniziando con il buon jab sinistro e anche con un bel gancio sinistro al corpo. Lieve superiorità diventata improvvisamente una ripresa da 10-8 quando il gancio destro di Dulorme prima va a vuoto e poi centra la tempia di Lundy atterrandolo. Il pugile di Filadelfia, sostenuto a bordo ring da Bernard Hopkins, si è rialzato non scosso ma la frittata era ormai fatta. Nel secondo round Lundy, 30 anni, ha cercato di confondere le acque mettendosi in guardia destra ma non è servito a nulla perché la distanza è rimasta quella preferita da Dulorme che anzi è riuscito anche a lavorare Lundy al corpo. Rimessosi principalmente in guardia normale Lundy è riuscito nel terzo round ad accorciare la distanza portando pericolose ma imprecise sventolacce in gancio ma aggiudicandosi la ripresa. Dulorme torna a imporre la distanza nel 4° round e mette a segno un bel gancio destro al volto e si prende anche la ripresa successiva combattendo sempre da lontano. Un emotivo discorso dell'allenatore Hunter ha finalmente scosso Lundy che è partito alla carica nel 6° round alzando il ritmo e riuscendo ad accorciare la distanza. Era questa la strada giusta perché Lundy si rendeva pericolosissimo con i suoi ganci. Lundy proseguiva su questa strada anche nel round successivo ma poi Dulorme, sollecitato all'angolo da Robert Garcia ritrovava la strada della distanza e solo nell'ultimo round l'assalto disperato dello sfidante produceva qualche risultato. Non si capisce come il giudice Dan Trella abbia potuto vedere un 96-93 per Lundy, significa in pratica che a parte il primo round questo signore ha visto due soli altri round per Dulorme e questo non sta nè in cielo nè in terra. Per fortuna gli altri due giudici, Erik Marlinski e Frank Lombardi, vedevano giusto con un 96-93 e un 97-92 rispettivamente. il nostro cartellino riportava 96-93. Con questa vittoria, che segue quella su Mayfield, Thomas Dulorme si propone ad alto livello fra i superleggeri mentre Lundy dovrà imporsi un serio ragionamento su cosa fare.

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